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Maltempo, in arrivo una nuova tempesta sull’Italia con nubifragi e venti forti

Pubblicato: 04/11/2023 12:04

Dopo la tragica alluvione che ha colpito la Toscana e le piogge abbondantissime che sono cadute su tutto il Nord Italia, è in arrivo l’ennesima perturbazione atlantica.
Secondo Mattia Gussoni de iLMeteo.it, oltre ai danni alle infrastrutture, le piogge degli ultimi giorni hanno saturato i terreni, che non sono in grado di assorbire ulteriori precipitazioni. Tutto ciò si traduce in un aumento del rischio di nuovi allagamenti, frane e smottamenti.

Maltempo, piogge intense su Nord e Toscana

La perturbazione del weekend inizierà a bagnare le regioni settentrionali nel corso di oggi pomeriggio e, verso sera, colpirà pure la Toscana. Le precipitazioni risulteranno abbondanti o molto abbondanti sempre sulle stesse zone, ovvero Liguria di levante, Toscana settentrionale, settori alpini, prealpini e Friuli Venezia Giulia. L’aria fredda che alimenterà il fronte perturbato oltre a far abbassare le temperature riporterà la neve fin sopra i 1000-1200 metri sull’arco alpino.

Maltempo, venti fortissimi di libeccio e scirocco

Il maltempo poi si concentrerà in nottata e nelle prime ore di domani, domenica 5 novembre, sul Triveneto, sempre in Toscana, poi su Umbria, Lazio e Campania. Come per la precedente perturbazione, anche questa sarà sospinta da venti fortissimi di libeccio e scirocco che soffieranno con raffiche fino a 90 km orari, provocando di conseguenza mareggiate con onde alte fino a 6 metri lungo i litorali più esposti; attenzione ancora una volta ai settori centrali e orientali della Liguria, nonché al litorale toscana. Si tratterà molto probabilmente dell’ultima forte perturbazione di questo periodo travagliato: dalla prossima settimana la pressione tornerà un po’ ad aumentare regalando giornate con più sole e meno piogge.

Maltempo, l’allarme del presidente dei geologi Violo: “94% dei comuni a rischio, serve prevenzione”

Nel frattempo, mentre si contano i danni della grave ondata di maltempo, il presidente del Consiglio nazionale dei Geologi Arcangelo Francesco Violo, lancia l’allarme: “In Italia avvengono i due terzi delle frane di tutta Europa. Mentre il 94% dei Comuni presenta aree a rischio”. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera e ripresa dall’agenzia Ansa, Arcangelo Francesco Violo ha spiegato che l’Italia “è uno dei Paesi che ha consumato più suolo“. In città come Milano, spiega l’esperto, “dagli anni 70 ad oggi si sono registrate 175 esondazioni“.  Le vasche di laminazione “in alcune aree hanno funzionato. Penso al fiume Arno. In altre il danno fatto nei decenni è così grave che non bastano”. Secondo il presidente del Consiglio nazionale dei Geologi Arcangelo Francesco Violo, per mettere in sicurezza i comuni servono piani di allertamento epresidi idrogeologici. “Va informata la popolazione e occorre la prevenzione“, ribadisce il presidente dei geologi nell’intervista concessa al Corriere della Sera. “Gli interventi di prevenzione non hanno un ritorno politico – dice ancora l’esperto – E si trascurano”.

I numeri: spesi più di 200 miliardi per riparare i danni

Dal 1998 al 2018, prosegue l’esperto, “sono stati spesi 5,6 miliardi di euro per opere di prevenzione e più di 20 per riparare i danni. Dal Dopoguerra a oggi sono stati spesi quasi 200 miliardi che salgono a 300 con quelli provocati dai terremoti”.

Altro fardello: “La frammentazione delle competenze. Per un intervento di mitigazione idrogeologica il tempo medio è di 5-6 anni”. Ma spesso, incalza Violo, “quando l’opera è finita si deve rivedere il progetto perché c’è stata una qualche evoluzione”.