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Pietro Caprio, prof carbonizzato trovato nell’auto della madre: fermato un 82enne

Pubblicato: 05/11/2023 10:42

Una tragica scoperta ha scosso Baia Domizia, nell’alto Casertano, nella giornata di ieri, quando un cadavere carbonizzato è stato ritrovato all’interno di una Dacia Duster in fiamme nella via Pietra Bianca. La prima ipotesi è che i resti, possano essere di Pietro Caprio, un 58enne insegnante di Educazione Fisica in un istituto scolastico di Minturno. L’uomo è scomparso da venerdì mattina.
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Carbonizzato in auto

Sarà l’autopsia con esame del Dna disposta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere a dare la certezza che i resti possano essere realmente di Pietro Caprio. Da quanto ha riportato il Mattino, solamente la mascella è rimasta intatta. L’esame verrà effettuato all’istituto di medicina legale dell’ospedale di Caserta.

Gli investigatori nel frattempo, stanno esaminando diverse ipotesi, tra cui quella che la vittima sia deceduta prima che l’auto fosse incendiata.

Insegnante d’inverno e bagnino d’estate, Pietro aveva una vita molto attiva

I carabinieri stanno conducendo indagini approfondite sulla vita del docente, il quale era essere svanito nel nulla da venerdì. L’ipotesi più accreditata risulta essere l’omicidio ma rimane avvolto nel mistero il movente.

L’uomo viveva a Cellole, in una casa a tre piani occupata al primo piano dalla mamma, a cui era intestata l’auto trovata carbonizzata, al secondo lui, al terzo la moglie dal quale si era separato. D’inverno Caprio era insegnante mentre d’estate lavorava come bagnino negli stabilimenti balneari di Baia Domizia. Aveva molti amici e frequentava locali alla moda. Venerdì sera aveva un appuntamento in un luogo isolato, e da lì partono le indagini per ricostruire l’accaduto. 
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Fermato un ex operaio 82enne

Durante la notte, i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca hanno fermato un uomo di 82 anni di Cellole, un ex operaio di Carano di Sessa Aurunca – in pensione – accusato di omicidio e distruzione di cadavere. A incastrare il presunto omicida – difeso dall’avvocato Gabriele Gallo – sono state le telecamere pubbliche del Comune di Cellole che hanno inquadrato le due auto ( quella di di Caprio e dell’anziano) entrare nella medesima radura. Ne è poi uscita solo una, la Fiat Palio grigia dell’anziano. L’uomo condotto in caserma ha negato tutte le accuse formulate nei suoi confronti.

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2023 12:44