
La situazione è seria nella zona dei campi Flegrei, dove ci si prepara alla non remota possibilità di passare al livello di allerta arancione. Non si ha un’idea particolarmente chiara della situazione, ma quel che è certo è che si è ben lontani dall’essersi lasciati ogni manifestazione sismica alle spalle e che nel processo che sta sollevando, letteralmente, il suolo dei campi, giocherebbe un ruolo importante il magma. Musumeci ha infatti dichiarato: “l’insieme dei risultati scientifici rafforza l’evidenza del coinvolgimento di magma nell’attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo”.
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Musumeci e l’allerta arancione, perché la popolazione è preoccupata
La Commissione grandi Rischi ha proposto di monitorare più assiduamente e lavorare molto sulla prevenzione: per questo Nello Musumeci, ministro della Protezione Civile, parla di possibile allerta arancione. Non si tratta di un provvedimento da poco, visto che quello che lo segue è l’ordine di evacuazione entro le 72 ore. La popolazione, che vive già in uno stato di costante allarme, si è ulteriormente preoccupata.
Musumeci ha anche delineato un quadro della situazione molto chiaro e vivido: “”Lo scenario eruttivo e l’identificazione della zona rossa e della zona gialla” riguardo l’area dei Campi Flegrei “sono state ridefinite nel giugno del 2016, con un decreto della presidenza del Consiglio, di concerto con Regione Campania e Comuni interessati: la zona rossa è quella da evacuare immediatamente in caso di eruzione e comprende circa mezzo milione di persone; la zona gialla è quella in cui si trovano persone esposte a significativa ricaduta di cenere: questa zona comprende circa 800mila persone”.