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Faceva sesso con l’alunno 14enne, ora deve scontare tre anni per abusi su minore

Pubblicato: 08/11/2023 15:51

Avrebbe dovuto seguire quel ragazzino di 14 anni come insegnante di sostegno per aiutarlo a prepararsi in vista dell’esame di terza media da affrontare da privatista, ma la donna avrebbe approfittato di quel rapporto tra insegnante e alunno per abusare sessualmente del ragazzino, continuando poi a molestarlo anche dopo la denuncia da parte della madre all’autorità giudiziaria. La donna è stata condannata a tre anni e dieci mesi di carcere per abusi sessuali su minore e atti persecutori.
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Alla prof è stata la possibilità di scontare la pena ai domiciliari

Il tribunale di Cuneo ha dato all’insegnante la possibilità di scontare la pena ai domiciliari. La docente, all’epoca dei fatti 36enne, si trova a processo con accuse pesantissime: abusi sessuali su minore e stalking. Lui, il ragazzo difficile, di anni ne aveva quattordici e soffriva di un disturbo dell’attenzione ed era seguito da insegnanti di sostegno, oltre che dai servizi sociali. Una situazione delicata di cui la donna, sembra aver approfittato. Secondo il pm la donna avrebbe plagiato il ragazzino fino a indurlo ad accusare la madre di inesistenti maltrattamenti solo per passare una notte insieme.
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Nel gennaio 2018 la famiglia scopre gli abusi

A gennaio del 2018 il ragazzo non era rientrato a casa dopo essere stato a studiare a casa dell’insegnante e la madre lo aveva cercato ripetutamente sul cellulare senza ottenere risposta. Così la donna chiama anche l’insegnante che riferì di averlo accompagnato alla fermata del pullman e che avrebbe provato anche lei a cercarlo. Quando più tardi si recò dai Carabinieri, ci trovò V.M. con il figlio; lui diceva di non voler tornare a casa perché la mamma lo aveva picchiato e l’insegnante si offrì per ospitarlo a casa per la notte, “da quel giorno è capitato altre volte che non tornasse a casa a dormire, parlava continuamente al telefono con lei, anche di sera tardi, e con me era diventato scontroso”. Poi, la sorella del ragazzo, cercando sul telefono, ha scoperto delle foto: scatti intimi della donna di cui non si vedeva il volto ma che era stata individuata attraverso i tatuaggi sulle spalle. 

La docente ha ammesso le proprie colpe

L’accusata ha ammesso in aula i rapporti sessuali tra i due, collocandoli però in un periodo successivo, quando i due non erano più alunno e docente. Nella sentenza di primo grado è disposto anche il pagamento di 30mila euro alla parte civile, a titolo di risarcimento. L’insegnante, sospesa e poi rientrata in servizio, è stata dichiarata interdetta in perpetuo da incarichi in scuole di ogni ordine e grado. 
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Ultimo Aggiornamento: 29/11/2023 14:30