Sinner, una grande vittoria a Torino, in tre set. È entrato nell’Olimpo. Per la prima volta nella sua carriera, Jannik Sinner supera Novak Djokovic dopo tre ore e nove minuti di perfezione tennistica. Finisce 7-5 6-7 7-6.
Torino e l’Italia intera impazziscono per un vero campione. Sinner è tra i più grandi del mondo. Le sue prime parole: “Non esiste nulla più bello di battere un numero uno al mondo. È stata una storia simile a Medvedev, che non riuscivo a battere. Abbiamo fatto un percorso, sono riuscito a giocare al meglio i punti più importanti. Grazie a voi. Sono stati alti e bassi, montagne russe, ma sono stato io a finire più in alto”.
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In una serata che entrerà nella storia del tennis, Jannik Sinner ha dimostrato che non esistono miracoli, ma solo la forza e il talento che si manifestano nel momento giusto. L’altoatesino ha trionfato su Novak Djokovic in una battaglia epica (7-5, 6-7, 7-6) alle ATP Finals di Torino, confermandosi come il giocatore più in forma del momento e, forse, il più forte in assoluto.
Per oltre tre ore, Sinner e Djokovic hanno dato vita a un incontro che è stato una vera e propria esibizione del tennis moderno. La partita ha incarnato un mix perfetto di potenza e tecnica, con scambi che hanno suscitato applausi, entusiasmo e ammirazione tra il pubblico presente al Pala Alpitour. Ogni punto era un crescendo di emozioni, ogni game un passo avanti verso l’apice dello spettacolo sportivo, culminato con il break decisivo di Sinner nel primo set, che ha sollevato il pubblico in un’ovazione paragonabile a quelle di uno stadio durante la Champions League.
Il clima si è fatto ancora più elettrico nel dodicesimo gioco del secondo set, dove il tifo è diventato assordante, accompagnando il match verso il tie-break pieno di colpi magistrali. E nonostante i fischi rivolti a Djokovic per la sua provocazione dopo aver vinto il secondo set, l’atmosfera è rimasta infuocata, testimone di una notte indimenticabile per il tennis e per un Sinner che ha lasciato il segno con una vittoria memorabile.