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Migranti, l’Europa sbeffeggia Giorgia sull’accordo Italia-Albania

Pubblicato: 16/11/2023 07:03
Europa boccia accordo Albania migranti

La tensione si fa palpabile tra le istituzioni europee e il governo italiano, con Roma che si trova a navigare in acque tumultuose dopo la posizione assunta dalla Commissione Europea sull’accordo con l’Albania. Mentre l’eco della decisione della Corte Suprema britannica di respingere i piani di deportazione in Ruanda risuona nelle cronache, un simile destino di controversia sembra toccare l’intesa italo-albanese. La commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, ha tracciato una linea netta: l’accordo non infrange il diritto comunitario solo perché si limita a un’area di azione quasi fantasma — le operazioni in alto mare, lontano dalle acque territoriali italiane.
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Il cuore del dibattito si infiamma intorno alla questione dei salvataggi in mare: l’accordo prevede che i migranti soccorsi da navi italiane vengano trasferiti in Albania, ma nella realtà operativa, le forze italiane intervengono prevalentemente in acque nazionali o al massimo, in quelle maltesi. Quest’area, secondo le rotte migratorie principali da Libia e Tunisia, rientra a pieno titolo nelle acque europee, dove il diritto di asilo dell’UE e il regolamento di Dublino mantengono la loro piena applicazione.

Perché è una vittoria di Pirro

Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, sembra pertanto aver ottenuto una vittoria di Pirro: l’accordo, pur non venendo esplicitamente bocciato, si trova a essere efficace solo in circostanze estremamente limitate, lasciando irrisolta la questione più ampia del soccorso e dell’accoglienza dei migranti nel Mediterraneo. La discreta distanza tra la realtà delle operazioni di soccorso e la teoria dell’accordo appena stipulato solleva dubbi e interrogativi non solo sulla sua effettiva utilità, ma anche sull’approccio dell’Italia verso le dinamiche europee di solidarietà e responsabilità condivisa.

In questo scenario, il sospiro di sollievo iniziale del governo italiano si trasforma in una riflessione più ampia sulla posizione del paese nel contesto europeo, sulle politiche di immigrazione e sull’impatto delle azioni unilaterali in un’Unione che si basa sulla cooperazione e sull’integrazione delle politiche degli Stati membri.

Ultimo Aggiornamento: 16/11/2023 19:07