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Giorgia Meloni ama Tolkien, ma somiglia più a Daenerys Targaryen

Pubblicato: 17/11/2023 16:04

Confesso di non essere un amante di Tolkien, non ne ho letto i libri, e avrò visto solo due film ispirati alla sua saga, peraltro in televisione. Pertanto non so se questo mi farà dare una brutta pagella da Valditara o il divieto di ingresso alla Mostra del Cinema di Venezia su ordine di Sangiuliano. Spero in un salvacondotto da parte del conterraneo Buttafuoco almeno alla Biennale. Mi ricordo di nani, compresi i piccoli hobbit e mostri tra l’antropomorfo e l’antropofago, zombie e figure cattive, spaventose che suscitavano una sola sensazione. Paura.
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Gli hobbit impermeabili al fascino del potere

Di qua il bene rappresentato da innocui nanetti della Contea, un mondo dove c’è una pace ed una serenità inconsueta, dall’altro Sauron con il suo occhio da Grande Fratello Cattivo. Questa divisione immaginifica del bene e del male, insita nell’uomo, è legata al potere, quello dell’anello. Che può stare solo nelle mani di nanetti buoni, anche se a volte presi da tentazioni, che stanno ai margini, laterali al centro della scena, diversi, Underdog. Certamente non può essere posseduto da altri elfi o umani che siano. Non sono capaci di resistere al potere, verrebbero traviati e farebbero brutte cose. Gli Hobbit no, sono buoni per principio, loro sono di un mondo puro, a parte. Come se ci fosse una razza che non ha mangiato la mela della superbia di Adamo, che era sicuramente un comunista traviato dalle donne. 

L’immaginazione al potere: uno strumento per conservare il potere

Una volta ci suggestionava l’idea dell’immaginazione al potere, qualcosa di creativo, che potesse cambiare su nuove basi il mondo. Oggi invece l’immaginazione, a copia ed incolla non creata ma trovata da qualche parte, serve per conservare il potere conquistato, lanciando messaggi di visione della realtà, anche distraenti dalla stessa. Se la realtà non ti soddisfa Immagina, puoi. Una exit strategy dalla complessità del mondo con cui rappresentare problemi e nemici da simboleggiare. Le paure fanno colla e tengono gli Hobbit al sicuro. 

Ma siamo sicuri che la Meloni invece di Tolkien non sia appassionata a George R. R. Martin del Trono di spade? Perché una certa somiglianza con Daenerys Targaryen comincio a vederla. Appuntiamoci di parlarne a Sangiuliano.

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Ultimo Aggiornamento: 17/11/2023 16:05