Vai al contenuto

Alessia Merz: “Boncompagni è stato infangato, bastava dirgli di no. A Striscia appesi al muro Cristina Quaranta”

Pubblicato: 18/11/2023 15:04

Parla senza filtri né peli sulla lingua, come siamo abituati a conoscerla, eppure al Corriere della Sera confessa che la faccia tosta le è venuta dopo. “All’inizio ero timida”. A raccontarsi è Alessia Merz, volto di spicco di “Non è la Rai“, il programma cult degli anni Novanta.

Alessia Merz: “Ero tipo Heidi che scende dai monti”

L’ex showgirl ricorda di essere partita da Trento tipo Heidi “che scende dai monti a 17 anni. Ne dimostravo di meno, timida, non avevo ancora la faccia tosta che mi è venuta dopo. Ballai ‘Please don’t go’. Ricordo le terribili mamme delle altre concorrenti. ‘Questa viene qui a rubarci il lavoro'”. Ma era solo l’inizio.

C’era concorrenza tra le ragazzine di Gianni Boncompagni. E farsi un’amica non era semplice. “Mi ritrovai in mezzo a 120/130 ragazzine che lottavano per conquistare la lucina rossa che ti inquadrava. Se per caso la telecamera si posava su di me, qualcuna mi passava davanti apposta. ‘Oh, scusa, non ti avevo visto’. Per caso trovai un posto libero in prima fila, ma non feci in tempo ad accomodarmi che mi tolsero la sedia da sotto al sedere. ‘Vai subito in fondo, sei l’ultima arrivata’. Dispetti continui, cattiverie”.

Alessia Merz: “Boncompagni è stato infangato, bastava dirgli di no”

Dopo un mese di prova arrivò la conferma. Un anno di contratto. Roba per poche, non da tutte. E lì le cambiò la vita. Fissa in prima fila, le stesse ragazze che prima mi detestavano di colpo mi coccolavano, mi portavano l’acqua, mi lisciavano i capelli, mi facevano i massaggini sul collo, sperando di rubare un’inquadratura grazie a me”. Il rapporto con Ambra al Corsera lo racconta così: “All’inizio mi faceva tenerezza, diventava rossa ad ogni inquadratura. Bravissima. Una volta si è ammalata e l’ho sostituita per quattro giorni con l’auricolare nell’orecchio, sembra facile, non lo è”. La più amata? “Miriana Trevisan, inarrivabile”. Poi Gianni Boncompagni. “Geniale, ironico, era allo stesso tempo una persona molto sola. Lo hanno infangato, con me è sempre stato corretto. Magari ti invitava a casa sua, bastava dire di no, non è che cascassi dal pero”.

Alessia Merz: “Come è andata con Cristina Quaranta a Striscia la Notizia”

Dal successo di Non è la Rai al bancone di Striscia la notizia. Ma Alessia Merz svela che la presero “anche se a ballare ero abbastanza negata. Antonio Ricci mi soprannominò ‘Pinocchio’, perché ero di legno”. La velina bionda era Cristina Quaranta. “I primi tempi non ci sopportavamo, eravamo come il diavolo e l’acqua santa. Cristina ha un carattere che non conta nemmeno fino a 1 ed esplode, poi però diventa la persona più carina al mondo. Io invece conto fino a 100 ma a 101 sei morta. Mi provocava. ‘Sei troppo moscia, reagisci’. Cambiava apposta la coreografia per farmi sbagliare. Alla prima intervista ufficiale si raccomandarono: ‘Fingete di andare d’accordo'”. Ma “un giorno persi la pazienza e la attaccai al muro anche io. ‘Ah, allora vedi che se vuoi il carattere ce l’hai!’. Diventammo amiche per la pelle”. Proprio un bel caratterino: “Parlantina, battuta pronta, poco diplomatica, ribelle, rispondevo, forse l’ho pagata”.

Alessia Merz e le nozze con il calciatore Fabio Bazzani

Da buona velina dell’epoca sposò un calciatore: Fabio Bazzani, 18 anni d’amore. “Giugno 2004, hotel a Porto Cervo. Avevo appena deciso: basta fidanzati. Ho visto lui ed è cambiato tutto. Ero con Simona Ventura, lui con Stefano Bettarini, compagni di squadra alla Samp. Bastò uno sguardo. Pensai: “Ah, però”. Però “poco dopo sono partita per l’Isola dei Famosi. Quando sono uscita temevo che mi avesse dimenticato, invece mi ha chiesto di sposarlo e ho detto sì. Ci ho messo un mese a spiegare ad amici e parenti che era solo amore folle e non ero incinta”.