Una scossa di terremoto è stata registrata nella zona de L’Aquila, dove diverse persone hanno lasciato case e uffici per fuggire in strada. L’Ingv ha stimato la magnitudo della scossa tra 3.3 e 3.8.
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Persone per strada, paura nelle case e negli uffici
Moltissime persone sono scese in strada, lasciando case e uffici e molte attività si sono fermate: dato che il territorio è sempre ad alto rischio sismico, le persone purtroppo sono abituate da anni a fenomeni di questo tipo.
La prima scossa è arrivata alle 17.52 nella zona di Poggio di Roio ed aveva magnitudo 3,6. Subito dopo un’altra scossa ha fatto tremare Lucoli, poco lontano. Entrambe le scosse sono state sentite anche nella parte ovest del capoluogo, nonché nel centro storico.
L’Aquila e la condanna del suolo: i terremoti che l’hanno segnata
L’Aquila e la sua regione hanno vissuto molti terremoti nel corso dei secoli, con alcuni che hanno lasciato segni indelebili nella memoria collettiva e nel tessuto urbano.
Il terremoto del 1315 segnò il primo grande sisma documentato, seguito da una serie di eventi significativi nel 1349, 1461, 1703 – quest’ultimo tra i più catastrofici con migliaia di vittime – e una serie di scosse minori che si sono succedute fino all’epoca moderna.
Nel XXI secolo, il terremoto del 6 aprile 2009 ha segnato profondamente la città, con 308 vittime e danni estesi. Poco più di un decennio dopo, nel 2017, una nuova sequenza sismica ha riacceso le paure e i danni nella zona, evidenziando la vulnerabilità continua dell’area a tali disastri naturali.
Questi eventi non solo testimoniano la pericolosità sismica della regione ma anche la resilienza dei suoi abitanti che, attraverso i secoli, hanno ricostruito e mantenuto viva la loro comunità nonostante le sfide imposte dalla natura.