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Giulia Cecchettin, svolta nelle indagini: cambia tutto

Pubblicato: 23/11/2023 17:54

Si fa sempre più concreta l’ipotesi dell’aggravante della premeditazione per Filippo Turetta. Il ragazzo secondo le prime indagini, aveva già fatto un sopralluogo nella zona in cui ha ucciso Giulia.

L’ipotesi shock emerge nell’ordinanza del gip sui movimenti effettuati dalla Fiat Grande Punto nei momenti precedenti all’incontro tra i due ragazzi.
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L’auto di Filippo rilevata alle 17,30 sul luogo dell’aggressione

Secondo quanto riportato dall’ordinanza, l’auto di Filippo fu rilevata alle 17.11 di sabato 11 novembre nel luogo della seconda, mortale aggressione a Giulia a Fossò (Venezia).

Dopo questa digressione il ragazzo andò a casa di Giulia verso le 17.30 per raggiungere il centro commerciale di Marghera.
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Secondo il gip “Nitida volontà di uccidere”

Il gip aveva già sottolineato il fatto che in Turetta ci fosse una “nitida volontà di uccidere“. Ora, gli spostamenti certificano una chiara intenzione di premeditare la brutale aggressione.

Nell’ordinanza di custodia cautelare si può leggere: Filippo Turetta ha aggredito Giulia “violentemente provocandone la caduta” nell’area industriale di Fossò. La studentessa nella caduta batte la testa sull’asfalto. Poi le “ulteriori ferite”, la perdita di tanto sangue, “che determinavano, insieme ad altre lesioni, anche derivanti da ripetuti colpi da arma da taglio” il decesso. La ragazza “viene aggredita con ripetuti calci mentre si trovava a terra, tanto da farle gridare ’mi fai male’ invocando contestualmente aiuto”, probabilmente già accoltellata e poi costretta a risalire in auto, a continuare quel viaggio fino alla zona industriale.

Quella zona che Filippo aveva studiato la sera prima.
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Ultimo Aggiornamento: 23/11/2023 18:23

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