Filippo Turetta è atterrato in Italia ed è ora detenuto nel carcere di Verona. Consegnato stamani dalle autorità tedesche alle forze di polizia italiane, è stato ammanettato alle mani e ai piedi. Un particolare inquietante che fa ben capire quale è la condizione psicologica del ragazzo. L‘’accorgimento in Germania viene utilizzato per motivi di sicurezza per i detenuti che potrebbero fare gesti inconsulti.
Tuta e scarpe da ginnastica, giubbotto blu e barba incolta, è atterrato a Venezia dove sarà portato negli uffici della polizia di frontiera, per la notifica dell’ordinanza cautelare, poi, scortato dai Carabinieri, al carcere di Verona.
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Il viaggio
Stamane alle 10.45 dall’aeroporto di Francoforte, il Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, è partito con a bordo il ragazzo ed è atterrato a Venezia poco prima delle 11.30. Turetta è rimasto in silenzio per tutto il viaggio, consapevole forse, di ciò che dovrà affrontare nei prossimi giorni.
Tecnicamente, già da oggi, Turetta potrebbe vedere i suoi avvocati, Giovanni Caruso e Emanuele Compagno. Mentre lunedì ci sarà l’interrogatorio di garanzia davanti alla gip Benedetta Vitolo.
Filippo non dovrebbe essere messo in isolamento nel carcere di Montorio, a Verona. A quanto apprendiamo da fonti qualificate, dovrebbe trascorrere i primi giorni nel reparto infermeria e l’opzione dell’isolamento parrebbe esclusa anche per ridurre il più possibile l’eventualità di gesti autolesionistici. Turetta dovrebbe quindi condividere con un altro recluso questo suo primo periodo in carcere. Il ragazzo nel frattempo ha incontrato il suo legale, l’avvocato Giovanni Caruso e sottoposto a visita psichiatrica.
Durante l’interrogatorio potrà scegliere di rispondere ai quesiti posti o altrimenti avvalersi della facoltà di non rispondere. Probabile che, i suoi legali, avanzino una richiesta di perizia psichiatrica. Filippo rischia tra l’altro l’aggravante della premeditazione, che potrebbe portare all’ergastolo, e l’accusa di occultamento di cadavere, dopo aver abbandonato Giulia nel lago di Barcis, in Friuli.
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Detenuto a Verona, le parole dell’avvocato
Il nuovo legale di Filippo Turetta, l’avvocato Giovanno Caruso, ha fatto la sua conoscenza oggi ed ha dichiarato di averlo trovato in frands difficoltà: “E’ molto, molto provato, disorientato, anche se con lui sono riuscito ad avere un’interlocuzione accettabile. Abbiamo fatto una conoscenza prima sul piano umano che su quello tecnico.
Turetta è stato sottoposto a visita psichiatrica ed è comunque custodito in un reparto protetto per la sua incolumità: sia per i rischi dovuti al contatto con gli altri detenuti sia a sua tutela. Martedì prossimo sarà interrogato.