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Statali, ecco la riforma del merito: cambia tutto. Ed è già rivolta

Pubblicato: 30/11/2023 15:33

In arrivo la riforma della pubblica amministrazione con la direttiva Zangrillo. Il ministro ha decretato che sia il merito a guidare le logiche di aumento degli stipendi e di promozione. Le performance dei dirigenti saranno valutate anche al fine di ottenere eventuali superpremi concordati nel recente contratto nazionale. Si procederà coinvolgendo i pareri dei colleghi, dei dipendenti e degli utenti esterni per valutare i livelli di servizio forniti dall’ufficio pubblico.
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Impiego pubblico: le nuove modalità di valutazione dei dirigenti

Secondo la direttiva Zangrillo, ciascuna amministrazione dovrà prevedere specifici criteri valutativi. La valutazione di merito comprenderà competenze tecniche e capacità di leadership. Con l’obiettivo di garantire esami quantitativi e qualitativi. Fondamentale la capacità di valutazione delle risorse umane, in relazione alla necessità di incidere sulla motivazione del personale, da valutare anche secondo comportamenti osservabili. Tra questi, il problem solving, il “far accadere le cose”, la tempestività, la piena assunzione delle proprie responsabilità, la costruzione di team ad alte performance.
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Il criterio della valutazione tra pari

Il documento a firma di Zangrillo suggerisce approcci alternativi alla valutazione gerarchica, seguendo linee orizzontali, tra pari, e verticali, a partire “dal basso”. I dipendenti esprimeranno giudizi anonimi un giudizio sul dirigente. La “valutazione fra pari”, invece, coinvolge i colleghi con i quali i dirigenti collaborano in maniera costante e rilevante. La “valutazione collegiale”, infine, si basa sul confronto tra i dirigenti.

Il nodo degli stipendi

Zangrillo è ora al lavoro sulla “direttiva madre” che dovrebbe collegare i nuovi criteri di valutazione dei dipendenti pubblici ai riconoscimenti economici e agli avanzamenti di carriera. Il Messaggero stima che per i dipendenti statali ci saranno aumenti medi compresi tra i 170 e i 190 euro lordi mensili per i rinnovi contrattuali nel triennio 2022-2024. Il merito sarà alla base del “trattamento economico accessorio e delle progressioni economiche”, includendo premi e scatti economici per gli statali. L’approccio mira ad incentivare i dipendenti pubblici a operare orientandosi verso il raggiungimento di obiettivi e lavorando in modo autonomo. L’anzianità di servizio avrà un peso minore tra i criteri di valutazione, sottolineando l’importanza dell’efficienza e del conseguimento di risultati concreti.

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2023 16:11