
È morto a soli 30 anni Alfredo Martin, influenze e bodybuilder molto noto con il nome di Villano Fitness. Martin, che da anni spiegava di assumere steroidi e sostanze varie insieme all’allenamento fisico, non nascondeva nessun aspetto dei suoi training. Era estremamente noto nel mondo del culturismo: non è chiaro cos’abbia provocato la morte dell’uomo, che è stata annunciata dalla sua compagna Vera Schroeder, con parole di grande dolore: “Non immaginavo cosa significasse toccare il fondo perché nessuno così vicino a me è mai morto. Non credo di poter spiegare nulla, probabilmente lo farò più tardi”. Potrebbe essere stato un caso di adenoma epatico.
Alfredo Martin e l’uso di steroidi: “So che sono a rischio infarto”
La notizia della morte di Martin ha scosso molto la comunità del culturismo. Alfredo Martin era il prototipo del bobybuilder tipico: foto costanti agli specchi della palestra, grandissima cura del corpo, pose da culturista sempre presenti e svariati tutorial su come diventare “enormi” con l’allenamento giusto. Nel training di Villano Fitness erano presenti in maniera massiccia gli steroidi e spesso questo aveva creato dibattito con i suoi follower, che ne criticavano l’uso massiccio. Lui, in una diretta recente, aveva detto: “Assumo steroidi da quando avevo 25 anni. Mi faccio controllare il cuore e i reni perché è dannoso per loro e so che sono a rischio di infarto… Ma ehi, sono sano”. In uno degli ultimi post, del febbraio 2022, scriveva tra il serio ed il faceto: “La lezione di oggi: invece di andare sempre controcorrente e contro la tua testa e il tuo corpo, puoi allearti con loro di tanto in tanto. È importante essere intelligenti per conoscere le nostre debolezze e semplificarci la vita adattandoci ad esse. Se sai che inciampi sempre nella stessa roccia, rimuovi quella dannata roccia! Qualche giorno fa ho anche fatto dei test di routine per vedere come va il mio cuore, a causa di tutta quella roba sull’annegarmi parlando e altre cose da bodybuilder obeso. Risulta che sto bene, ho l’ok del medico per continuare ad abusare di ogni tipo di sostanza per altri cinque anni. Buone notizie! “.
Le parole della compagna Vera Schroeder: “Ciò che viene dopo la perdita è molto peggio”
Sono di immenso dolore le parole di Vera, la fidanzata di Alfredo Martìn, che lo saluta su Instagram per un’ultima volta rivolgendosi proprio a lui, oltre che ai suoi follower: “Non so cosa significhi perché non ho mai visto morire qualcuno così vicino a me, ma sto scoprendo che ciò che viene dopo la perdita è molto peggio… il ritorno in una casa vuota, la mancanza di risposta quando dire ti amo ad alta voce, il desiderio delle tue carezze, il tuo sorriso, serio ma amorevole, il tuo calore, il tuo abbraccio, i tuoi baci, tutte le cose quotidiane che abbiamo fatto insieme, svegliarci in una casa vuota che sia mai stata condivisa, chiudere il stanza in cui abbiamo passato la maggior parte del tempo perché non sopporto starci dentro perché è troppo doloroso e continuo a immaginarti lì, l’impossibilità di dormire nel letto perché lo condividevamo e ora “dormo” sul divano. Beh, dormi, non dormire Il cambio di routine della mia giornata e delle mie settimane, aspettando che il mio telefono si accenda con un tuo messaggio, passando per tutti i soliti posti in cui andavamo. Tutti i piani non mantenuti e le promesse di cose che ho sempre voluto fare con te o fare per te che non potranno mai essere realizzate, tutte le cose che vedi e dico: scommetto che ti piacerebbe questo e il “voglio” dirti o sorprenderti con questo e l’improvvisa consapevolezza che non posso, e il milione di altri piccoli dettagli che ora mancano nella mia vita dopo averti perso. Tutte le cose sono quasi peggiori della morte stessa. Niente potrebbe mai riempire quel posto… e Lui non lo farà mai… puoi morire di crepacuore? Potrei quasi desiderare di averlo fatto. Ti amo ovunque tu sia”.