
Una storia di coraggio e resilienza emerge dall’Ospedale del Mare, dove una giovane ragazza di 16 anni lotta contro una rara e pericolosa sindrome cardiaca genetica nota come QT lungo. Caratterizzata da aritmie ventricolari che causano svenimenti, sincope e potenzialmente morte improvvisa, questa patologia ha posto seri rischi alla vita della giovane, la quale è stata rianimata tre volte nella notte del 22 luglio.
Il personale medico dell’Utic (Unità Terapia Intensiva Cardiologica) dell’Ospedale del Mare, dimostrando una dedizione e una competenza straordinarie, è intervenuto tempestivamente salvando la vita della ragazza per tre volte in una sola notte. Nonostante sia stata dimessa, la battaglia non è ancora vinta: la sua sopravvivenza dipende ora da un raro e costoso farmaco prodotto negli Stati Uniti, difficile da reperire in Italia.
La madre della ragazza, la dottoressa Oleksandra Kotsiborska, medico di origine ucraina iscritta all’Ordine dei Medici di Napoli, ha lanciato un appello disperato: “Aiutatemi a salvare mia figlia“. Il farmaco, fino ad ora fornito dall’Ospedale del Mare, sta esaurendo le scorte. La dottoressa Kotsiborska ringrazia il personale sanitario per i miracoli compiuti finora, ma sottolinea l’urgenza della situazione e l’importanza di rendere disponibile il farmaco in Italia.
La paziente dovrebbe essere assistita dall’Asl Napoli 3 Sud, ma la disponibilità del farmaco rimane un ostacolo significativo. Questo caso mette in luce le sfide incontrate nel sistema sanitario nel fornire trattamenti specifici e vitali, specialmente quando questi sono rari e provenienti dall’estero.
Il destino di questa giovane paziente ora pende da un filo sottile, dipendente dalla disponibilità di un farmaco salvavita. La comunità e le autorità sanitarie sono chiamate a unirsi per trovare una soluzione tempestiva, assicurando che la battaglia di questa ragazza contro il QT lungo non sia stata inutile.