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Caivano, famiglie sul piede di guerra: scarcerato il capobranco dei violentatori delle bambine

Pubblicato: 02/12/2023 07:27
Scarcerato violentatore caivano problemi psico-fisici

È stato disposto il rilascio dal carcere di Secondigliano di uno dei principali imputati coinvolti nelle violenze subite da due cuginette, di 10 e 12 anni, presso il centro sportivo Delphinia, situato nei pressi del parco Verde di Caivano. In molti lo ritengono il capobranco.

Il giudice per le indagini preliminari ha optato per la misura degli arresti domiciliari, sorvegliati tramite braccialetto elettronico, per uno dei due maggiorenni implicati nella vicenda. Il 19enne, ora trasferito in Veneto, lascia il carcere in seguito a questa decisione.

La motivazione dietro tale decisione risiede nell’analisi del contesto sociale delle violenze: un ambiente caratterizzato da abbandono, degrado e forte presenza criminale. Secondo il giudice, l’allontanamento dal contesto caivanese rappresenta un passo adeguato per interrompere i legami con la malavita locale.

Problemi di salute psico-fisici

La situazione del 19enne è stata complicata da problemi di salute psico-fisici, come riportato dai suoi legali, condizioni aggravatesi durante la detenzione. La procura di Napoli Nord, tuttavia, aveva espresso una posizione contraria, richiedendo il mantenimento della custodia carceraria.

Le reazioni a questa decisione sono state fortemente negative, specialmente da parte della famiglia delle vittime. Angelo Pisani, avvocato rappresentante una delle famiglie colpite, ha espresso sdegno e incredulità: “Non c’è giustizia,” ha affermato, sottolineando la disparità tra la situazione delle vittime, attualmente in casa famiglia e separate dai propri cari, e quella dell’imputato, ora in regime di domiciliari. Questa decisione è vista come eccessivamente indulgente e difficile da comprendere da parte dei familiari delle vittime.

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2023 07:32