
È venuto a mancare all’età di 77 anni Roberto Pazzi, acclamato scrittore, poeta, e giornalista, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano. La triste notizia è stata annunciata dalla sua editrice Elisabetta Sgarbi, che ha voluto ricordarlo con un toccante messaggio sui social.
Pazzi, nato ad Ameglia il 18 agosto 1946, si è spento all’ospedale di Cona, Ferrara, dove era ricoverato dal 24 novembre a causa di una malattia che lo affliggeva da tempo. La sua carriera letteraria è stata prolifica e di rilievo: collaboratore di testate prestigiose come il Corriere della Sera e il New York Times, ha anche diretto la scuola di scrittura creativa Itaca a Ferrara.

Il suo esordio nella poesia con opere come “L’esperienza anteriore” e “Versi occidentali” ha segnato l’inizio di un percorso ricco di successi. Romanzi come “Cercando l’Imperatore”, “La principessa e il drago”, e “Vangelo di Giuda” hanno consolidato il suo nome tra i grandi della letteratura, con quest’ultimo che gli ha valso il prestigioso premio Grinzane Cavour.
Pazzi ci lascia a pochi giorni dall’uscita del suo ultimo lavoro “Doppia Vista“, che sarà pubblicato il 5 dicembre da La nave di Teseo. Quest’opera rappresenta un autoritratto dell’autore che esplora i confini tra realtà e finzione, un tema ricorrente nelle sue narrazioni.
La scomparsa di Roberto Pazzi non è solo la perdita di un grande scrittore, ma anche quella di un intellettuale che ha saputo tessere trame di “impeccabile sregolatezza”, mescolando abilmente sogno e realtà. Il suo ricordo continuerà a vivere nelle pagine delle sue opere, testimoniando il suo immenso contributo alla letteratura italiana e mondiale.