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Il mondo al contrario di Vannacci: da generale a Capo di Stato maggiore

Pubblicato: 03/12/2023 15:20

È proprio un mondo al contrario quello del Generale Roberto Vannacci. In qualunque esercito del mondo, se tu metti in difficoltà le gerarchie, sia militari che politiche, se va bene ti pensionano. Se no ti mettono fuori con disonore, come capitò a Dreyfus nell’esercito francese. Invece nel mondo, questo si al contrario, di Vannacci, dopo aver rotto qualunque zebedeo possibile ai vertici della Difesa italiana, fino a Crosetto, viene promosso a Capo di stato maggiore del comando operativo delle forze terrestri. Il luogo di coordinamento e decisioni operative delle truppe terrestri italiane, dove si coordinano e si decidono le operazioni militari effettive dell’Esercito Italiano, dal Libano, all’Iraq o a magari Gaza, o i Balcani chissà, domani.

Il mondo al contrario: non solo il titolo di un libro

Con il governo più sovranista della Storia avviene una rivoluzione. Stai zitto e fai il tuo dovere? Stai al tuo posto. Ti ribelli e scrivi un libro che mette in difficoltà lo stato maggiore della Difesa? Vieni promosso e ripescato dallo sgabuzzino polveroso dove eri stato mandato. Attenzione, c’è molto di misto e contraddittorio nelle vicende del Generale. Sicuramente ha il curriculum per quel ruolo che oggi gli viene affidato. Lo dicono gli stati di servizio e le medaglie ed onoreficenze ottenute anche da Stati Nato.

Il caos per un libro? No, per l’uranio impoverito

È stato in quasi tutti i teatri di guerra che hanno visto ed impegnato i nostri militari, dalla Somalia all’Iraq, dall’Afghanistan a Tripoli. È stato comandante del Col Moschin e della Brigata Folgore, è un paracadutista tutto d’un pezzo. Era strano vederlo all’Istituto Geografico Militare semmai. Ma la sua vera ribellione non l’aveva compiuta con il suo ormai famoso libro, un tantinello reazionario, Il mondo al contrario. Ma con la sua denuncia sull’impatto dell’uranio impoverito sui militari italiani in missione in Iraq. Vicenda che mise enormemente in difficoltà l’ex Capo di Stato Maggiore della Difesa, l’ammiraglio Cavo Dragone, oggi al vertice Nato. Che ci sia stato un gentlemen agreement a quei livelli per chiudere la vicenda? Con la Nato in difficoltà, proprio su munizioni e proiettili, forse e meglio un promoveatur  ut amoveatur dallo scenario della polemica, in cui Vannacci ha fatto il botto di numeri. Oltre a togliergli la velleità di candidarsi a qualche ruolo politico alternativo, più reazionario, rispetto alla destra democristianizzata meloniana.

Ultimo Aggiornamento: 05/12/2023 19:17