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Mario Draghi alla guida della Commissione Ue. Ecco il piano per salvare l’Europa

Pubblicato: 08/12/2023 07:14

Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, vuole Mario Draghi alla guida della Commissione Europea, con l’obiettivo di salvaguardare l’Europa dalla tendenza sovranista. Cinque anni fa, Macron fu protagonista nell’orchestrare l’elezione di Ursula von der Leyen. Oggi, come rivela un retroscena di Repubblica, mira a ritagliarsi nuovamente il ruolo di kingmaker. Con l’ex presidente del Consiglio italiano, ha un rapporto privilegiato, come evidenziato dalle sue parole sull’accordo tra Italia e Francia: «Perché era lui, perché ero io». Secondo fonti diplomatiche vicine all’Eliseo, Macron avrebbe condiviso la sua idea con Olaf Scholz, data l’importante alleanza della Germania con la Francia in Europa, illustrandogli perché l’ex presidente della Banca Centrale Europea sarebbe la persona adatta in questo momento storico.

Tra la guerra in Ucraina, le elezioni americane e la crescita della Cina, il Vecchio Continente si trova di fronte a una nuova fase e deve confrontarsi con un rinascere del sovranismo. Sarebbe opportuno affidarsi a chi ha esperienza in gestioni critiche, come il famoso “Whatever It Takes” di Draghi, e a chi non è motivato dal consenso immediato, ma comprende l’importanza della visione a lungo termine in politica. Per Scholz, potrebbe essere difficile rinunciare a von der Leyen, connazionale tedesca, anche se per lei potrebbe essere in vista il ruolo di segretaria generale della NATO. Per placare i Verdi nella coalizione di Scholz, si pensa di offrire un commissario di primo piano al partito. Tuttavia, in Italia, la strada per Draghi potrebbe essere impervia.

La risposta del governo Meloni alle proposte di Macron non è ancora chiara, dato che dipenderà molto dai risultati delle elezioni europee di giugno e dalle intenzioni della premier di riservare un ruolo nella Commissione a un suo fedelissimo, con Raffaele Fitto come nome più probabile. La presidenza di Draghi potrebbe anche implicare l’entrata in maggioranza di Fratelli d’Italia. Per Macron, questa mossa servirebbe anche a contrastare l’ascesa di Marine Le Pen alle prossime elezioni presidenziali. Draghi, da parte sua, ha espresso dubbi sulla sua idoneità al ruolo, ma nei suoi recenti interventi pubblici ha sottolineato il momento critico per l’Europa e la necessità di «diventare uno Stato». Da presidente della Commissione Europea, avrebbe l’opportunità di influenzare questo processo.