
In un contesto di crescente tensione, il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha deciso di non procedere con la nomina di Paola Concia per l’educazione alle relazioni nelle scuole. Questa decisione segue una serie di polemiche che hanno coinvolto non solo Concia, ma anche altre figure come suor Monia Alfieri e Paola Zerman del Popolo della famiglia. Il ministro sottolinea la necessità di serenità nelle scuole e decide di avanzare senza un garante specifico.
L’ex parlamentare dem e attivista Lgbtq+ Concia, pur ringraziando per la fiducia ricevuta, critica gli “ambienti massimalisti della destra e della sinistra” e concorda con il ministro sull’assenza delle condizioni ideali per procedere. Rimane fermamente convinta che solo un confronto tra diverse matrici culturali possa portare a linee guida efficaci e non divisive, specialmente sul tema del rispetto delle libertà delle donne. La sua delusione è palpabile, specialmente alla luce dell’orrendo femminicidio di Giulia Cecchettin, che secondo Concia avrebbe dovuto rappresentare un punto di svolta significativo.
Nonostante la rinuncia alla nomina, Concia ha ricevuto la solidarietà del presidente del Senato Ignazio La Russa, che le ha espresso vicinanza e l’ha invitata al concerto di Natale di Palazzo Madama. Tuttavia, Concia non sarà presente all’evento per impegni all’estero.
Le critiche
Le critiche alla nomina di Concia erano state numerose, soprattutto da parte di Fratelli d’Italia (FdI) e Lega. Entrambi i partiti hanno espresso disaccordo, definendo la scelta come divisiva e non in linea con i valori della maggioranza degli elettori che supportano il Governo Meloni. Anche l’associazione “Pro Vita & Famiglia” ha manifestato il proprio dissenso, focalizzando l’attenzione sulla visione politica di Concia riguardo ai temi della famiglia e della libertà educativa, considerata radicalmente incompatibile con i valori della maggioranza degli elettori.
In conclusione, il progetto di educazione alle relazioni, che avrebbe dovuto includere le diverse sensibilità di Concia, Alfieri e Zerman, non andrà avanti come previsto. Le tre donne, nonostante le loro differenti prospettive, erano pronte a collaborare per un progetto equilibrato e utile per giovani studenti, basato sul dialogo. Tuttavia, a causa delle controversie e delle critiche, questa iniziativa viene messa da parte, lasciando un vuoto nel dibattito sull’educazione alle relazioni nelle scuole italiane.