
In una vicenda che sembra uscita da un romanzo giallo, un uomo alla ricerca di funghi si è imbattuto in un’inquietante scoperta nei boschi di Valle Benedetta, vicino Livorno. Mentre cercava porcini in una località conosciuta e apprezzata dai fungaioli, l’uomo ha trovato un cadavere decapitato in avanzato stato di decomposizione.
La macabra scoperta è avvenuta in prossimità di una chiesa e un cimitero, dove qualcosa nascosto tra le sterpaglie ha attirato l’attenzione del cercatore di funghi. Avvicinandosi, ha realizzato con orrore che si trattava di un corpo umano. La scena, descritta come apocalittica, mostrava il corpo giacente in un dirupo e la testa distaccata a pochi metri di distanza.
Nonostante lo shock, l’uomo ha contattato il 113, permettendo l’intervento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. Il cadavere, quasi scheletrizzato, sembrava essere in quella posizione da mesi, rendendo difficile determinare persino il sesso e l’età della vittima.
Sotto la direzione del pubblico ministero, il medico legale ha condotto un primo esame sulla salma e ne prevede altri nei giorni a venire. Gli investigatori si trovano di fronte a numerosi interrogativi: come e quando la persona è finita nel burrone, e se la sua morte sia stata un incidente, un suicidio o un omicidio. La difficoltà nell’indagine è accentuata dal lungo periodo di tempo in cui il corpo è rimasto esposto agli elementi e agli animali, che potrebbero aver alterato le ferite originarie.
Attualmente non viene esclusa nessuna pista, e tocca agli inquirenti ricostruire l’esatta dinamica degli eventi, in un caso che rimane, per ora, avvolto nel mistero.