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Scontro fra treni, c’è un indagato. Chi c’era sul treno…

Pubblicato: 12/12/2023 14:46

C’era anche l’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, a bordo del Frecciarossa che domenica si è scontrato con il regionale vicino a Faenza. L’incidente è avvenuto sulla tratta Bologna-Rimini. La stessa azienda, Rfi, conferma la sua presenza. In un comunicato, però, l’azienda precisa che “lo stesso ad non ha palesato a Trenitalia la sua presenza sul treno”. La ricostruzione dell’incidente.
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I soccorsi sul luogo dell’incidente

La ricostruzione dei fatti e l’indagato

La dinamica dell’incidente che ha portato al ferimento di 17 persone è sotto la lente della procura di Ravenna. C’è un fascicolo d’indagine con l’ipotesi di disastro ferroviario, per il quale è indagato il macchinista del Frecciarossa. Un atto dovuto, come si dice, visto che la procura dovrà nominare un perito per esaminare le scatole nere di entrambi treni coinvolti e le immagini del sistema di videosorveglianza.

L’inchiesta è seguita dalla pm Silvia Ziniti. Quello che si sa è che i due treni, il Frecciarossa 8828 Lecce-Venezia e il treno regionale Rock R1742, procedevano nella stessa direzione e si sono scontrati attorno alle 20.20, provocando il ferimento di 17 persone.

Il nodo dell’inchiesta sta nella manovra di retromarcia del Frecciarossa, che avrebbe provocato l’impatto. Secondo l’azienda, la manovra sarebbe avvenuta per inerzia. Le domande cui dovrà rispondere la procura sono tante, ma soprattutto: perché il sistema di sicurezza che avrebbe dovuto frenare il treno non si è attivato? Si valuta anche la pista dell’errore umano.

Il comunicato di Reti ferroviarie italiane

Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rfi, era dunque sul Frecciarossa. Un comunicato della sua azienda, però, spiega che Strisciuglio vi si trovava in incognito e non si è mai presentato, subendo l’incidente come qualsiasi altro passeggero. Dopo lo scontro si è poi adoperato perché tutti i protocolli di sicurezza venissero rispettati, ma “la società nega categoricamente che possa aver influito sulle decisioni del macchinista. Anche la scatola nera a bordo del treno può confermare questa versione”.