Prima del suo tragico femminicidio, Giulia aveva espresso ripetute preoccupazioni riguardo agli atteggiamenti oppressivi e manipolatori del suo ex fidanzato, Filippo Turetta.
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I Messaggi WhatsApp: Un Grido d’Allarme
Dai messaggi WhatsApp ottenuti in esclusiva da “Chi l’ha Visto?” e mostrati dal TG1, emerge un quadro allarmante. Giulia descriveva come Turetta fosse “insistentemente” (così sottolineava lei stessa) determinato a manipolare le sue scelte, costringendola a rifiutare inviti o a trasformarli in eventi di gruppo, limitando così la sua libertà personale.
Manipolazioni e Minacce Velate
Nei messaggi, Turetta appare come un individuo manipolatore, che si lamentava con frasi come: “Perché mi fai questo?”, “Perché sei così cattiva, sai che mi fa male quando uscite da sole“, “Siete già andate a fare colazione due settimane fa”, “Se la cosa succede davvero niente davvero sarà come prima”. Queste parole rivelano un tentativo di isolamento sociale di Giulia.
La Confidenza a Giulia Zecchin: “Aveva Paura di Filippo”
Giulia Zecchin, amica intima di Cecchettin, ha condiviso in un’intervista a “Chi l’ha Visto?” come Giulia le avesse confidato di avere paura di Filippo. Durante un incontro in una gelateria, dove Filippo aveva rinnovato la proposta di tornare insieme, la sua reazione eccessiva al rifiuto – con tanto di pugni sbattuti sul tavolo – aveva spaventato Giulia, che aveva detto: “Per fortuna eravamo in mezzo ad altre persone, perché ho avuto paura”.
Un Epilogo Tragico e Insegnamenti Vitali
La storia di Giulia Cecchettin rappresenta una testimonianza tragica del persistente problema del femminicidio. Le sue parole ora note devono servire da campanello d’allarme per riconoscere i segnali di pericolo nelle relazioni e per rafforzare le misure di sostegno alle vittime di violenza domestica.