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Zancan difende Roggero: “Sono morti? Non me ne frega un ca**o”

Pubblicato: 14/12/2023 18:17

Il tema della legittima difesa tiene banco su giornali e tivù. Come a L’aria che tira, il programma del mattino condotto da David Prenzo su La7: durante la puntata di giovedì 14 dicembre gli ospiti in collegamento erano il gioielliere Roberto Zancan e il benzinaio Graziano Stacchio. La gioielleria del primo fu assaltata da un commando di rapinatori la sera del 3 febbraio 2015, intervenne in sua difesa Stacchio, il quale aprì il fuoco con un fucile e ferì a morte uno dei tre ladri.

Ma a L’aria che tira si parla del caso di Mario Roggero, il gioielliere recentemente condannato a 16 anni per aver ucciso due rapinatori in seguito a una rapina. E sulla condanna Zancan ha le idee chiarissime. E usa parole altrettanto forti: “Solo chi prova certe cose le può capire. Si fanno tanti discorsi, si parla di riforma della legittima difesa: non funziona un ca***! Non funziona nulla!”. In studio anche Roberto Castelli, citato proprio da Zancan, il quale replica al gioielliere: “Ma se è stato assolto!”, afferma riferendosi a Stacchio.

Zancan però è un fiume in piena: “Sì, ma Stacchio è stato assolto perché io mi sono messo in difesa di Stacchio. Altrimenti entrava nel tritacarne come ci sono entrati tanti altri”. Urla, Zancan, infervorato si dimena, trattiene il microfono dell’inviata, il tutto con un Parenzo sempre più nervoso. “Roggero io lo difendo a spada tratta – riprende Zancan -: quando subisci tante rapine ne passi di tutti i colori e ti restano i segni addosso. Poi le assicurazioni ti tolgono la copertura perché sei una persona troppo a rischio. Come è successo a Roggero: gli stavano portando via le ultime cose che gli erano rimaste e ha reagito. Non aveva più la copertura assicurativa. Sono morti? Non me ne frega un ca****”, conclude il suo furibondo crescendo