
Un’incredibile svolta nel caso del Delitto di Via Poma emerge stasera durante la trasmissione “Quarto Grado“. Un testimone, 55enne oggi, rivela un oscuro segreto legato all’avvocato Francesco Caracciolo di Sarno, già presidente dell’Associazione Alberghi della Gioventù.
La vittima, Simonetta Cesaroni, lavorava come contabile per l’Associazione guidata da Caracciolo quando, nel 1990, afferma di essere stata abusata dall’avvocato. La Procura di Roma, a seguito della nuova testimonianza, ha aperto un nuovo fascicolo sul caso, raccogliendo la deposizione della sorella della vittima che ha confermato gli abusi.

Il testimone ha dichiarato che la sorella, impiegata come ragioniera, non aveva mai rivelato l’orrore subito, temendo le minacce dell’avvocato Caracciolo, che la minacciò di licenziare i genitori della giovane se avesse parlato. Solo nel 1999, dopo la fine del rapporto di lavoro con l’avvocato, la vittima ha confidato agli affetti familiari l’abuso subito, ma per paura di ritorsioni ha scelto di non denunciare.
La Procura ora indaga su questo nuovo sviluppo, riaprendo il caso dopo 33 anni. Un’ombra di sospetto si proietta su Caracciolo, deceduto nel 2016, aprendo la strada a una possibile verità che potrebbe gettare nuova luce sul Delitto di Via Poma.