
Un momento di terrore ha avvolto la celebre Grand Central Station di New York, un luogo solitamente allegro e affollato durante le vacanze di Natale. Un uomo di 36 anni, armato di coltello, ha improvvisamente aggredito due giovani turiste sudamericane.
Le vittime, due ragazze di 16 e 14 anni, sono state prontamente soccorse e trasportate in ospedale. Secondo quanto riportato dal New York Post, fortunatamente, nessuna delle due è in pericolo di vita.
L’aggressore, identificato come Steven Hutcherson, avrebbe esclamato frasi di odio razziale prima di lanciarsi sull’inespettate vittime. Testimoni riferiscono che abbia urlato: «Voglio che muoiano tutti i bianchi», un grido che ha riecheggiato in modo inquietante all’interno della stazione.
La polizia di New York è intervenuta tempestivamente, arrestando Hutcherson, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali e una storia di disturbi psicologici. Il suo ultimo arresto risale a inizio novembre, quando fu fermato per aver sparato a una persona nel Bronx.
Le autorità hanno confermato che Hutcherson è stato accusato di tentato omicidio. Questo incidente solleva nuove preoccupazioni sulla sicurezza pubblica e sulle questioni relative alla salute mentale e all’odio razziale nella società contemporanea.
Mentre la città si prepara a celebrare le festività in un clima di preoccupazione, la comunità si stringe attorno alle giovani vittime, augurando loro una pronta guarigione e esprimendo solidarietà nei confronti di tutti coloro che sono stati colpiti da questo atto di violenza insensata.