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Mattarella, il discorso di fine anno: “In Italia diritti minacciati, serve più partecipazione”

Pubblicato: 31/12/2023 22:21

Nel suo tradizionale discorso di Capodanno, il Presidente Sergio Mattarella ha lanciato un chiaro monito sullo stato della democrazia in Italia. Ha espresso preoccupazione per una regressione democratica, evidenziata da una diminuzione della partecipazione elettorale e una crescente disillusione collettiva. Mattarella ha sottolineato che “Votare, partecipare alle scelte della comunità, è un diritto di libertà“, enfatizzando l’importanza della partecipazione attiva nella società.

In un discorso di sedici minuti, pronunciato nella sala Tofanelli alla Vetrata con un albero di Natale sullo sfondo, il Presidente ha evitato riferimenti diretti al governo Meloni, preferendo concentrarsi sul “Paese reale” piuttosto che sul “Palazzo“. Ha denunciato la violenza, in particolare quella contro le donne, definendola una “piaga italiana“. Ha rivolto un appello ai giovani, descrivendo l’amore come “ben più che rispetto: è dono, gratuità, sensibilità“.

Mattarella ha poi criticato l’aggressività nel discorso pubblico e la tendenza a identificare avversari o nemici. Ha parlato del lavoro sottopagato e delle condizioni inique di impiego, così come della disuguaglianza salariale. Ha difeso la sanità pubblica, pur riconoscendo le lunghe liste d’attesa per visite ed esami.

Il Presidente ha dedicato una sezione del suo discorso ai giovani, sottolineando il loro senso di disorientamento e la loro estraneità a un mondo difficile da comprendere. Ha enfatizzato l’importanza dei giovani per l’Italia, soprattutto in un contesto di bassi tassi di natalità.

Mattarella ha parlato anche della Costituzione come sua bussola e dei diritti umani, enfatizzando che “riconoscere” i diritti significa ascoltare e affrontare realtà difficili, come quella delle persone in condizioni di estrema vulnerabilità.

Il discorso ha toccato anche temi internazionali, come le guerre e i conflitti in corso, con particolare riferimento alla situazione in Ucraina e alle azioni di Hamas e Israele. Ha avvertito che la guerra genera odio e ha sottolineato la necessità di una cultura della pace.

Verso la conclusione, Mattarella ha parlato della necessità di unità e comunità in Italia. Ha espresso speranza, pur mettendo in guardia contro la rassegnazione e l’indifferenza. Ha ribadito l’importanza del voto come esercizio di libertà e ha criticato l’evasione fiscale, sottolineando il suo impatto sul debito pubblico e sulla sicurezza sociale.

Concludendo, Mattarella ha espresso preoccupazione per lo stato attuale del mondo e dell’Italia, ma ha mantenuto un tono di speranza, invitando all’unità e alla forza attraverso la comunità.