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Morto dopo essere rimasto per ore tra le lamiere dell’auto: chi era Rosario Bruno

Pubblicato: 02/01/2024 12:56

Nella notte di Capodanno, una tragedia ha scosso la provincia di Lodi, portando alla scomparsa di un uomo di 41 anni, Rosario Bruno. L’incidente stradale, avvenuto nella prima ora del nuovo anno, ha suscitato sgomento nella comunità locale e nel mondo delle forze dell’ordine.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire finora, sembra che Rosario Bruno si sia ribaltato con la sua automobile, una Kia Sportage, finendo poi fuori strada. L’appuntato dei carabinieri, originario di Lamezia Terme, è stato coinvolto in un incidente che lo ha lasciato intrappolato tra le lamiere per molte ore prima che qualcuno si accorgesse della terribile situazione in cui si trovava.

Allarme lanciato da una donna, ma soccorsi purtroppo inutili

L’allarme è stato lanciato da una donna di passaggio sulla strada provinciale 140, che collega Borgo San Giovanni a Lodi Vecchio. La donna ha notato il veicolo nella zona di una curva ed ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine.

Le autorità sono intervenute rapidamente, con i medici e i paramedici del servizio di emergenza 118 che hanno raggiunto il luogo dell’incidente. Due automediche, un’ambulanza e persino un elicottero da Milano sono stati mobilitati per cercare di salvare Rosario Bruno. Inoltre, i vigili del fuoco del comando di Lodi sono intervenuti con un’autogru per rimettere l’automobile sulla strada.

Chi era Rosario Bruno: marito e padre di famiglia

Purtroppo, nonostante gli sforzi congiunti delle squadre di soccorso, non è stato possibile salvare la vita di Rosario Bruno. L’incidente ha provocato una profonda tristezza tra i colleghi del carabiniere, che lavorava alla pattuglia mobile di zona della compagnia Duomo di Milano. Bruno lascia una compagna e un figlio.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri, ha ricordato Rosario Bruno come un uomo di straordinaria dedizione al lavoro, noto e apprezzato sia dai colleghi che dai superiori: “Era un lavoratore infaticabile, conosciuto e apprezzato sia dai colleghi che dai superiori”. La sua prematura scomparsa rappresenta una tragica perdita per la comunità e le forze dell’ordine, e il suo sacrificio sarà ricordato con profondo rispetto e gratitudine.

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