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Uccide la moglie a padellate e simula una caduta, arrestato per femminicidio

Pubblicato: 03/01/2024 10:17

Rosa D’Ascenzo, 72 anni, non è morta per una caduta dalle scale, come asseriva il marito, Giulio Camilli, 74 anni. È stato lui a massacrarla a colpi di padella. I medici del pronto soccorso di Civita Castellana, in provincia di Viterbo, da cui è andato l’uomo il giorno di Capodanno, hanno subito notato che qualcosa non andava. Camilli è stato sottoposto a fermo per omicidio aggravato con rischio di fuga dalla procura di Tivoli. Una storia di degrado estremo quella su cui hanno fatto luce gli inquirenti, indagando sul primo caso di femminicidio del 2024.
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A sinistra le pesanti condizioni abitative della coppia e a destra Giulio Camilli

La lite e il massacro nel tugurio in cui viveva la coppia

La coppia viveva in un’abitazione fatiscente, ora sottoposta a sequestro, nella campagna intorno al Monte Soratte, a cinquanta chilometri da Roma. Un vero e proprio tugurio dalle “condizioni igienico-sanitarie critiche”, nel quale gli inquirenti hanno ritrovato numerose tracce dell’aggressione. Secondo alcune fonti l’uomo avrebbe confessato di avere avuto una brutta lite con la moglie. Sono volate parole pesanti e Camilli ha deciso di afferrare una grossa padella di ferro in cucina, colpendo ripetutamente la donna fino a ucciderla.

Giulio Camilli è conosciuto come “Capelli impicciati” nel contesto sociale che frequenta di rado. Il Primo gennaio ha trasportato all’ospedale di Civita Castellana, in provincia di Viterbo, la moglie 71enne già morta. Aveva sostenuto che fosse caduta dalle scale. Sono stati allertati subito i carabinieri delle compagnie di Civita Castellana e di Bracciano, coordinate dalla Procura di Tivoli.