
Nell’ultima serie di documenti desecretati legati al caso del finanziere Jeffrey Epstein, emergono dettagli sconvolgenti che coinvolgono alcune delle più influenti personalità a livello mondiale. Epstein, che si è suicidato in cella a New York nel 2019 mentre era in attesa di processo per traffico sessuale di minorenni, sembra avesse registrato video di rapporti sessuali tra una donna e alcuni suoi amici di spicco.
Tra i nomi citati nei documenti figurano l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il precedente presidente Bill Clinton, il principe Andrea del Regno Unito, e il magnate britannico Richard Branson. Queste rivelazioni emergono dalle dichiarazioni di Sarah Ransome, una delle accusatrici di Epstein.
Ransome sostiene che Trump avesse “relazioni sessuali” con una delle sue amiche nella residenza di Epstein a New York “in occasioni regolari”. Inoltre, in una serie di email del 2016, Ransome afferma di avere copie delle registrazioni a luci rosse realizzate da Epstein. Questi documenti sono stati rilasciati nell’ambito di una causa per diffamazione risolta, intentata da un’altra accusatrice di Epstein, Virginia Giuffre, contro Ghislaine Maxwell, ex compagna di Epstein e successivamente condannata.
Se queste accuse si rivelassero fondate, confermerebbero le voci precedenti sulle intenzioni di Epstein e Maxwell di offrire minorenni a figure di spicco per ottenere informazioni ricattatorie. Queste ultime rivelazioni rischiano di gettare nuova luce e possibili ripercussioni sull’immagine di varie personalità pubbliche, compreso l’ex presidente Trump, in vista delle primarie repubblicane.
La situazione si complica ulteriormente con le accuse rivolte al principe Andrea, che avrebbe trascorso del tempo nella villa di Epstein a Palm Beach, dove sarebbe stato coinvolto in attività inappropriate con minorenni.
La diffusione di questi 17 nuovi documenti, che si aggiungono a una vasta quantità di informazioni già emerse, mette in luce la complessa rete di relazioni tra Epstein e varie personalità ricche e potenti. La gravità delle accuse e l’ampiezza delle implicazioni continuano a suscitare scalpore e domande in attesa di risposte.