
Ezequiel “El Pocho” Lavezzi, non sarebbe stato ricoverato per droga, ma perché soffre di una malattia nota come ipomania. A dirlo è il suo avvocato, che smentisce tutte le notizie arrivate ai media in queste settimane. Si è iniziato prima con l’ipotesi di un accoltellamento in famiglia, poi con un’ipotesi di overdose e si è poi parlato di ricovero in terapia intensiva. Il disturbo di cui soffre l’ex stella del Napoli, ritiratosi dal calcio nel 2019, è di natura psichiatrica.
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Le dichiarazioni dell’avvocato
Mauricio D’Alessandro, legale del calciatore, ha rilasciato un’intervista a So Foot. “Va molto bene, l’evoluzione è molto favorevole. Resterà in cura per 21 giorni e poi avrà la possibilità di andarsene o restare a seconda delle sue condizioni. I medici stanno cercando di stabilizzarlo, prima di vedere se ha bisogno di cure più lunghe. Non ha ricevuto terapia intensiva come è stato detto”.
L’ex calciatore, dice il suo legale,” soffre di ipomania, un disturbo cronico che colpisce l’umore. Aveva già subito in passato le conseguenze di questa patologia, non è in cura per consumo di stupefacenti o alcol, ma per curare un disturbo psichiatrico che potrebbe spingere qualcuno a farsi del male. Nel cuore della notte ha sentito un rumore e ha pensato che ci fossero persone in casa, così è successo. Quando ha lasciato l’ospedale, ha cercato di superare la crisi da solo. In generale, possono essere necessari dai quindici giorni a un mese. Ma non ci è riuscito, ecco perché è andato in clinica. Non è una patologia che si cura dicendo semplicemente: non andare a ballare. Richiede cure mediche”.
Prima di trasferirsi in Uruguay a Punta del Este, dove poi il 20 dicembre è finito in ospedale, il 5 dicembre ha giocato una partita tra leggende organizzata a Miami, con Ronaldinho, Higuaín e Aguero, pochi mesi dopo aver inaugurato uno stadio a Villa General Gálvez ribattezzato a suo nome. Forse l’evento gli ha provocato uno sbalzo d’umore o una eccessiva aspettativa, poi non confermata.