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Anna morta per un tiramisù a vent’anni: interdetti i titolari della pasticceria

Pubblicato: 15/01/2024 18:12

È stata disposta l‘interdizione dall’attività imprenditoriale per i titolari del laboratorio (madre e figlio), dal quale è uscito il tiramisù che è costato la vita ad Anna Bellisario, la ventenne che è morta durante una cena in un fast food del centro di Milano.

Secondo la Procura, l’evento che “ha causato il decesso di Anna Bellisario” è “da ricondurre, secondo la prospettazione accusatoria, all’erroneo utilizzo di mascarpone nella produzione della crema destinata al tiramisù vegano“. Questo il contenuto del comunicato indirizzato alla Glg srl, azienda produttrice del “Tiramisun” che ha ucciso la giovane.
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I fatti

La giovane è morta il 5 febbraio 2023. Prima di assaggiare il tiramisù, aveva chiesto informazioni sul prodotto e si era assicurata che fosse vegano e soprattutto che non ci fossero tracce di latte: Anna, infatti, aveva una forte allergia alle proteine del latte. Un problema con la quale conviveva da quando era nata: era, infatti, perfettamente consapevole della gravità della situazione. Nonostante l’attenzione prestata dalla stessa, la studentessa dopo poche cucchiate si è sentita male.

Ora spiega la Procura: “La quantità di caseine riscontrata nel prodotto in questione indica che il mascarpone era presente nel preparato come ingrediente e non come semplice contaminante e che, quindi” è risultato “fatale per la vittima“, che era fortemente allergica al latte. L’attività investigativa ha “consentito di individuare la causa dell’accaduto nel tiramisù parzialmente ingerito dalla vittima, per presenza di beta-lattoglobuline nonostante il prodotto fosse venduto come vegano”.

Ora i due indagati dovranno rispondere di omicidio colposo

Secondo i pm, sin da subito sono emerse “molteplici criticità in ordine alle procedure produttive” alla Glg srl, “alla formazione del personale, nonché alla prevenzione, eliminazione e/o riduzione dei pericoli che hanno avuto un effetto causale nella determinazione” della morte.

“Le condotte negligenti hanno consentito la confusione tra ingredienti e preparati di origine animale come il mascarpone e ingredienti di origine vegetale”. Per questi motivi gli indagati rispondono di omicidio colposo in cooperazione. Per le altre persone che erano state coinvolte nell’indagine sarà chiesta l’archiviazione.
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