
Sembra di essere sul set di Suburra. Tappezzeria in stile barocco, oro e stucchi disseminati ovunque. Al centro dello scatto un giovane, vestito di bianco con una vistosa croce d’oro bianco al collo.
È così che si presenta sui social Petrov Corum, fermato per l’omicidio di Alexandru Ivan. Il 14enne è stato brutalmente ucciso sabato notte nel parcheggio della stazione Pantano, capolinea della linea C. Ma chi è davvero il 24enne?
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Petrov Corum: tra orologi di lusso e macchine sportive
Petrov ha 24 anni ed è appartenente a una famiglia sinti della zona. Le foto che appaiono sui suoi profili social sono tutte simili: gli occhiali coi vetri ambrati in stile Matteo Messina Denaro, sfoggio di orologi tempestati di diamanti, Rolex, Audemars Piguet da 100mila euro, che mette in vendita come le Mercedes, le Jeep e le Audi.

Precedenti per furto e una passione innata per la moda, tanto da sostenere di lavorare per Gucci e Fendi. Al centro di tutto però c’è la famiglia a cui dedica pensieri melliflui: “Tutto è accaduto all’improvviso, non abbiamo avuto neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo. Ma è nelle difficoltà che la nostra famiglia ha scoperto di essere più forte, ed è proprio in questo momento così duro che dimostreremo quanto il nostro amore sia invincibile. Ti siamo tutti vicini, mamma. Tra di noi non ci sono mai state tante parole ma oggi mi sento di dirti “grazie”. Grazie per la persona speciale che sei, per la pazienza e la tenacia, per essere stato ed essere tuttora il mio più grande punto di riferimento. Farò del mio meglio per starti vicino, ti renderò orgoglioso di essere la mia mamma vi voglio bene papà e mamma che dio vi benedica in questo anno nuovo”.
Chissà cosa penserà la mamma di Petrov ora che è indagato per l’omicidio di un 14enne. Per i carabinieri di Frascati però, il 24enne non era solo quella notte. Era con altre tre persone, due sono da identificare.
Una vita di lussi e sfarzi
Uno stile di vita decisamente sfarzoso quello di Corum. Le foto in posa da boss, circondato da oggetti di lusso e mentre si gode la vita a bordo di una barca mostrando orgoglioso una bottiglia di Moet & Chandon. Il suo mentore è il fratello, chiamato “bomber”. La frase di presentazione del profilo di Bomber è “Il saluto per tutti, il rispetto per pochi, il cuore per uno, i piedi in testa da nessuno”. Un mantra che sicuramente avrà guidato anche le scelte di Petrov.
Un esibizionismo pacchiano che ben esplica il contesto sociale e culturale in cui si sono annidiate le tensioni tra le due bande forse rivali e dove a farne le spese è stato un ragazzino di soli 14 anni.