Un’insolita situazione si è verificata in Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, dove una votazione sull’istituzione di una commissione di inchiesta sull’emergenza Covid è stata ripetuta, scatenando la rabbia delle opposizioni.
Il dibattito in commissione riguardava il mandato al relatore per riferire in Aula sull’istituzione della commissione d’inchiesta. La prima votazione si era conclusa in parità, con undici voti favorevoli e undici contrari. Di norma, secondo il regolamento, un risultato in parità equivale a una bocciatura del provvedimento. Tuttavia, il presidente della commissione ha deciso di procedere a una nuova votazione.
Il voto non piace? Si rivota
Questo secondo turno di votazione, avvenuto dopo circa tre quarti d’ora e con diversi deputati già assenti per impegni in Aula, ha visto un risultato di 12 a zero a favore del provvedimento, con l’assenza delle opposizioni, che hanno rifiutato di partecipare a quello che è stato descritto come una “forzatura”.
Marco Furfaro, deputato del Partito Democratico, ha definito l’accaduto una “forzatura”, mentre Matteo Richetti e Elena Bonetti di Azione-Per-Renew hanno parlato di “gravità inaudita“, sollecitando l’intervento del Presidente della Camera per ripristinare il rispetto del regolamento.
Dalla maggioranza, Tommaso Foti, presidente del gruppo Fdi alla Camera, ha difeso la decisione di ripetere il voto, sostenendo che il regolamento prevede la possibilità per il presidente di fare una “controprova”.
La situazione ha suscitato anche la reazione dell’ex premier Giuseppe Conte, che ha sottolineato la trasparenza e la responsabilità del suo governo durante l’emergenza Covid, criticando il modo in cui la commissione di inchiesta è stata proposta.
Questo episodio ha messo in luce non solo le tensioni politiche all’interno della commissione, ma ha anche sollevato questioni sul rispetto delle procedure parlamentari e sulla legittimità delle decisioni prese. L’episodio è destinato a lasciare un segno nel dibattito politico italiano, con ripercussioni che potrebbero estendersi ben oltre i confini della commissione stessa.