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Covid, ecco tutte le bugie della Cina: sapevano tutto

Pubblicato: 18/01/2024 08:07
covid cina

Almeno due settimane prima che Pechino rivelasse al mondo i primi dettagli sul Covid, alcuni ricercatori cinesi avevano già isolato, studiato e mappato il virus. Questa la rivelazione del Wall Street Journal sulla pandemia: una conclusione alla quale la testata americana è arrivata dopo aver aver esaminato i documenti che il Dipartimento della Sanità americano ha ottenuto da una commissione della Camera. Un ricercatore cinese a Pechino avrebbe caricato una sequenza quasi completa della struttura del Covid in un database gestito dal governo americano il 28 dicembre 2019, mentre la Cina aveva condiviso la sequenza del virus con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) solo l’11 gennaio 2020. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il nome del ricercatore è Lili Ren, dell’Institute of Pathogen Biology di Pechino. Secondo il Wall Street Journal, l’uomo aveva già mappato il virus, mentre i funzionari cinesi descrivevano ancora pubblicamente l’epidemia a Wuhan come un evento “di causa sconosciuta”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Le nuove informazioni, ha sottolineato il quotidiano Usa, non fanno comunque luce sul dibattito relativo alle origini, forse animali, del coronavirus. Ma confermerebbero quanto ancora ci sia da scoprire in merito alla pandemia. Le due settimane in più avrebbero comunque potuto rivelarsi cruciali per aiutare la comunità medica internazionale a individuare come si diffonde il Covid-19 e sviluppare delle rapide risposte.

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Ultimo Aggiornamento: 18/01/2024 10:42