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Maria Antonietta Panico, il dettaglio inquietante sulla sua morte: cosa hanno trovato nella stanza

Pubblicato: 18/01/2024 15:06

Maria Antonietta Panico, l’impiegata del Caf di Trento, 42 anni, trovata senza vita mercoledì 17 gennaio, era una persona con una grande visibilità pubblica. Si era spesso candidata al Consiglio comunale. L’ascolto delle persone che la conoscevano e i ritrovamenti nella sua abitazione lasciano molti dubbi sulle cause della sua morte. A trovare il corpo è stato l’ex marito, intorno alle 11:00 del 17 gennaio. Ad avvisarlo la figlia sedicenne, che non aveva notizie della madre da un paio di giorni. Il corpo era in stato di composizione avanzato. L’autopsia sarà eseguita nei prossimi giorni.
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Le testimonianze

Andrea Merler, consigliere comunale per la cui lista nel 2020 Panico si era presentata, ha fornito un dettaglio importante. “Era una persona di una grande disponibilità e gentilezza. L’avevo vista due mesi fa l’ultima volta e in quell’incontro mi era parsa diversa, fragile, non totalmente lucida. So che aveva lasciato il lavoro e ne stava cercando un altro”.

Maria Antonietta aveva avuto una relazione con un uomo che era finita in modo violento, al punto da rendere necessario l’intervento dell’autorità giudiziaria per un divieto di avvicinamento. Il corpo della quarantaduenne è stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione, riverso sul letto. Sul materasso delle macchie che potrebbero essere di sangue. Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte.

Dettagli inquietanti

Il riscaldamento in casa della donna era impostato a una temperatura molto alta e potrebbe aver accelerato il processo di decomposizione. Secondo quanto riferito, sul corpo della donna non ci sono apparenti ferite da taglio e neanche tracce di soffocamento. Nella stanza sarebbero state trovate alcune bottiglie di bevande alcoliche. una delle ipotesi sarebbe quella del malore collegata all’abuso di alcol.