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Alessio Cini , ucciso crudelmente, accuse al cognato:” Preso a sprangate e calci”

Pubblicato: 19/01/2024 07:38
Una persona stupenda. Quella notte era su con la figlia, noi abitiamo al piano di sotto. Ho visto l’ambulanza la mattina presto. Lui era una bravissima persona, anche se questa casa era all’asta». La figlia di Cini era stata affidata proprio alla famiglia di Maiorino. «Nemici non ne aveva», aveva detto al giornalista Fabio Giuffrida. «Chi è stato? Posso immaginare ma non posso parlare

Svolta drammatica nel caso dell’omicidio di Alessio Cini, un uomo di 57 anni residente ad Agliana (Pistoia), la Procura guidata da Tommaso Coletta ha ordinato l’arresto del cognato, Daniele Maiorino. Il corpo parzialmente carbonizzato di Cini era stato scoperto dalla figlia adolescente nel giardino della sua villetta il mattino dell’8 gennaio.
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Le accuse a Maiorino: omicidio volontario, sevizie e crudeltà

Daniele Maiorino, 58 anni, originario di Prato e vicino di casa della vittima, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Secondo le indagini, il movente dietro questo efferato crimine sarebbe stato la volontà di Maiorino di appropriarsi dell’eredità di Cini. Il sospetto è aggravato dal vincolo di parentela con la vittima e dall’aver agito con sevizie e crudeltà. A quanto pare infatti, come spiegato dal comunicato della Procura, Cini sarebbe stato ucciso in modo impietoso e cruento, “colpendolo con una spranga alla testa, con plurimi colpi al torace e quindi poi dando fuoco al corpo. (Le indagini, ndr) hanno consentito di individuare il probabile movente al gesto delittuoso, rinvenibile in una situazione reddituale difficile per l’indagato, e in una aspettativa ereditaria che dalla morte di Alessio Cini sarebbe derivata e di cui avrebbe potuto indirettamente beneficiare”

Maiorino intervistato dopo il delitto: “Chi è stato? Posso immaginare ma non posso parlare”

Questo omicidio, che ha sconvolto la comunità locale, sembra essere stato pianificato con freddezza e premeditazione. Il corpo di Cini era stato trovato in condizioni orribili, suscitando sgomento e incredulità tra i residenti dell’area. Maiorino, intervistato, aveva rilasciato dichiarazioni che oggi fanno rabbrividire: “Una persona stupenda. Quella notte era su con la figlia, noi abitiamo al piano di sotto. Ho visto l’ambulanza la mattina presto. Lui era una bravissima persona, anche se questa casa era all’asta. Nemici non ne aveva. Chi è stato? Posso immaginare ma non posso parlare”.

Le indagini, condotte con rapidità e precisione, hanno portato alla luce la terribile verità dietro la morte di Cini. L’arresto di Maiorino apre nuovi scenari nell’inchiesta e porta con sé domande inquietanti sulla natura umana e sui legami familiari.

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Ultimo Aggiornamento: 19/01/2024 14:57

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