
La manifestazione per il Giorno della Memoria, organizzata dalla sezione di Bagno a Ripoli (Firenze) dell’Associazione Nazionale Partigiani, ha suscitato polemiche per aver paragonato il genocidio ebraico perpetrato dai nazisti al genocidio del popolo palestinese ad opera di Israele. Tale confronto è stato criticato per la sua presunta mancanza di sensibilità morale. Anche l’Anpi provinciale di Firenze si è dissociata con un comunicato, sottolineando la mancanza di logica in tale comparazione.
Enrico Fink, presidente della Comunità ebraica di Firenze, ha espresso il suo disappunto, ricordando che la Giornata della Memoria serve non solo a commemorare le vittime di diversi gruppi, ma anche a riflettere sui responsabili di tali atrocità. Ha criticato l’attitudine di minimizzare il genocidio di sei milioni di persone e le responsabilità di chi lo ha orchestrato, paragonandola a quella di gruppi estremisti che cercano di sminuire l’importanza dell’Olocausto. Infine, ha notato che, nonostante le critiche, l’Anpi di Bagno a Ripoli non ha cambiato la sua posizione sulla manifestazione, che tecnicamente non è illegale.