
Avrebbero intascato dai 100 ai 150 euro per consentire ai pazienti di sottoporsi in modo immediato a tac o risonanze magnetiche che altrimenti sarebbero state eseguite dopo mesi: il medico Franco Nemore (dirigente dell’Unità di Radiologia del Pta di Trani) e un’infermiera sono stati posti agli arresti domiciliari con le accuse di concussione, peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Le indagini, riporta Repubblica, sono state condotte dalla polizia, che ha accertato “l’esistenza di un sistema parallelo di prenotazioni”. Le immagini delle microcamere, nascoste nello studio del medico, mostrano il pagamento di denaro contante da parte di alcuni pazienti sia al medico stesso che all’infermiera. Gli assistiti erano generalmente affetti da gravi patologie e avevano quindi necessità di sottoporsi con urgenza ad alcuni esami. Avendo saputo dell’inchiesta a suo carico, riporta ancora il quotidiano, il dottore avrebbe contattato alcune persone che gli avevano consegnato dei soldi e avrebbe anche cercato di disfarsi di documentazione che avrebbe potuto metterlo nei guai.