Vai al contenuto

Marianna, ragazza simbolo di Mariupol, ora sostiene Putin: “Una scelta ovvia”

Pubblicato: 22/01/2024 10:22
Marianna, ragazza simbolo di Mariupol, ora sostiene Putin: "Una scelta ovvia"

In Ucraina, la notizia del sostegno aperto di Marianna, la donna incinta divenuta simbolo dell’ospedale pediatrico bombardato a Mariupol, al presidente russo Vladimir Putin ha suscitato forte controversia. La giovane, che vive tra Donetsk e Mosca e non ha mai nascosto il suo orientamento filorusso, è stata fotografata mentre firmava a sostegno della candidatura di Putin alle elezioni presidenziali del 2024, generando un’ondata di reazioni negative.

Marianna è diventata nota al pubblico a seguito dell’attacco all’ospedale pediatrico, un evento che ha scosso l’opinione pubblica mondiale. La sua immagine, colta in un momento di estrema vulnerabilità, è stata simbolo del dolore e della sofferenza causati dal conflitto. Tuttavia, la sua recente azione politica ha cambiato radicalmente la percezione pubblica nei suoi confronti.

Il post di Marianna: “Per me la scelta è ovvia”

In un post su Instagram, Marianna ha spiegato la sua decisione: “Ho trovato il tempo di andare al punto di raccolta firme per sostenere Vladimir Vladimirovič Putin come candidato alla presidenza della Russia. Per me una scelta del genere è ovvia: non vedo motivo di cambiare nulla. Ora, nonostante le sanzioni e tutti i problemi, la Russia si sta sviluppando dinamicamente. Sta proteggendo i suoi cittadini e lavorando per rendere il domani migliore di ieri”.

Queste parole hanno scatenato l’ira degli utenti dei social media. I commenti variano dalla sorpresa alla condanna esplicita, con frasi come “Putin ha quasi ucciso tuo figlio, e tu hai messo una firma per lui” e “Mi fai schifo, vergognati”. Questa reazione evidenzia il profondo divario esistente nella percezione del conflitto e delle sue figure simboliche.

La situazione di Marianna riflette la complessità e la polarizzazione del conflitto ucraino. Da una parte, vi è la sofferenza e la devastazione causate dal conflitto; dall’altra, la politica e le scelte personali si intrecciano in modi che possono sorprendere e anche sconvolgere. La sua azione solleva interrogativi sulle dinamiche di fedeltà, identità e sopravvivenza in tempi di guerra, e sul modo in cui le vittime di conflitti sono percepite e rappresentate a livello internazionale.

In conclusione, il sostegno di Marianna a Putin non è solo un evento isolato, ma un simbolo delle sfide e delle divisioni che emergono in contesti di guerra e conflitto. La reazione pubblica al suo gesto evidenzia il bisogno di comprendere la complessità delle posizioni individuali in contesti tanto carichi di tensione.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 22/01/2024 10:23

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure