
Il settore dei trasporti pubblici in Italia si prepara ad affrontare il suo primo sciopero nazionale del 2024, previsto per il prossimo mercoledì. La protesta, che interesserà bus, tram e metro, è stata proclamata da diversi sindacati di base, tra cui Cobas Lavoro Privato, Cub Trasporti, Usb, Adl, Sgb, Associazioni lavoratori Cobas e Orsa. Questa azione sindacale ha come focus principale le tematiche di “salario, sicurezza e diritti” per i lavoratori del settore.
Orari e “fasce di legge”: i disagi maggiori per i cittadini
L’annuncio dello sciopero, che durerà 24 ore, sottolinea le crescenti tensioni nel settore dei trasporti pubblici e le richieste dei lavoratori per condizioni di lavoro migliori. La decisione di procedere allo sciopero è il risultato di un lungo periodo di negoziati infruttuosi e di crescente malcontento tra i lavoratori, che chiedono maggiori tutele e un adeguato riconoscimento del loro ruolo fondamentale nel tessuto urbano e nazionale.
Per minimizzare l’impatto sui cittadini, i sindacati hanno annunciato che durante lo sciopero sarà garantito il servizio nelle cosiddette “fasce di legge”, ovvero da inizio servizio diurno alle 8.29 e dalle 17 alle 19.59. Nonostante ciò, si prevedono notevoli disagi per i pendolari e per tutti coloro che si affidano ai trasporti pubblici per le loro attività quotidiane.