
Caterina Stellato, 43 anni, ha vissuto una vita condivisa con Antimo Carrera per un quarto di secolo, un cammino comune segnato dalla nascita di due gemelli undicenni e un ragazzo di tredici anni. La svolta avviene nel 2020: Caterina denuncia Carrera per maltrattamenti, un gesto di coraggio che apre le porte a una nuova fase della sua vita. Il giudice le affida i figli, riconoscendo la gravità della situazione.
Carretta: le botte, poi la fuga e il tentativo di entrare in casa filmato dalle telecamere
Il 10 febbraio 2020, Carrera tenta di entrare in casa di Caterina dalla finestra, un atto che porta alla sua denuncia e successivo arresto. Successivamente, viene condannato anche per stalking, ma il timore per la sicurezza di Caterina rimane. Nonostante viva in un luogo segreto, la paura che lui possa trovarla al suo rilascio è una costante nella sua vita.
In un’intervista toccante al Corriere della Sera, Caterina descrive la sua decisione di lasciare la casa condivisa con Carrera: “Mi aveva picchiato fino alle sei del mattino. Io mi sono alzata, gli ho portato il caffè a letto, ho finto che fosse un giorno come un altro, mi sono vestita per andare al lavoro, ho dato un bacio ai bambini e sono uscita da quella casa per non tornare mai più”. È una testimonianza cruda e potente di una donna che ha scelto di salvare se stessa per proteggere i propri figli.

La Paura e la Speranza
Anche se Caterina vive nascosta, la possibilità che Carrera possa trovare il suo indirizzo è una minaccia reale. È condannato a sei anni e mezzo per maltrattamenti e stalking, ma non per tentato omicidio. La paura che lui possa tornare a perseguitarla è una spada di Damocle che pende sulla sua vita quotidiana.
Caterina riflette sulla realtà dei femminicidi: ogni storia sentita è un colpo al cuore, un ricordo delle proprie esperienze traumatiche e della paura vissuta. “Se mi avesse raggiunta mi avrebbe sicuramente uccisa”, afferma con convinzione, sottolineando la gravità di quanto ha vissuto e la fortuna di essere ancora viva.