
Aveva dei debiti di droga e l’unica “soluzione” che ha trovato è stata quella di costringere la sua fidanzatina, appena 16enne, a prostituirsi. L’ha costretta, con i ricatti, le minacce e la violenza, a subire i rapporti con quasi 50 persone tra ottobre e gennaio: è la drammatica vicenda che ha coinvolto un 26enne italo-marocchino e la sua fidanzatina appena 16enne. Ora lui è accusato di sfruttamento della prostituzione minorile, tentata estorsione, revenge porn e atti persecutori.
Tentata estorsione verso i genitori: un caso di revenge porn
Per mesi l’uomo ha costretto l’ex fidanzata a subire i rapporti sessuali a pagamento che lui gli imponeva: quando lei reagiva lui la massacrava con calci e pugni. La minacciava di ucciderla e minacciava anche i suoi genitori: aveva requisito il telefono di lei e minacciava loro di pubblicare le foto compromettenti che c’erano sopra se non gli avessero dato dei soldi: “Ho immagini di tua figlia che fuma crack, è nuda ed è con i clienti. Datemi i soldi o non vi restituisco il cellulare”. Minacce vane, ne l senso che poi a prescindere dai tentativi di estorsione, aveva comunque pubblicato le foto. Alla fine sono stati proprio i genitori esasperati, a chiamare i carabinieri e denunciare tutto. Si è così scoperto che non era la prima volta che il 26enne metteva in atto questi comportamenti: era già successo con un’altra ragazza.