
Il movimento fondamentalista yemenita Houthi ha intensificato i suoi attacchi nel Mar Rosso, mirando a colpire sia navi mercantili che unità militari. Oggi, in un’escalation delle ostilità, tre mercantili e una unità della Marina degli Stati Uniti, l’Uss Carney, sono stati presi di mira. Sebbene in due occasioni i missili abbiano mancato il bersaglio, esplodendo in acqua, in serata un cargo è stato colpito a circa 90 chilometri da Aden, provocando un incendio a bordo. Fortunatamente, non si segnalano vittime tra l’equipaggio.
L’episodio più grave è stato l’attacco al caccia Uss Carney, che è riuscito a intercettare un missile balistico con le proprie batterie difensive. Secondo un comunicato del quartier generale degli Stati Uniti, l’arma era diretta “verso” il caccia. Funzionari del Pentagono hanno specificato a Reuters che l’ordigno aveva come obiettivo proprio l’unità americana, segnando un nuovo e pericoloso livello di confronto con gli Stati Uniti. Già mercoledì, droni e missili Houthi erano stati lanciati contro due mercantili incaricati di trasferire mezzi militari statunitensi, ma sono stati abbattuti prima di raggiungere i bersagli.
Questi attacchi dimostrano che gli Houthi non sono stati scoraggiati dai recenti raid americani e britannici, che hanno mirato a distruggere postazioni di lancio, depositi di munizioni, stazioni radar e centrali di comunicazione. Anche se ci sono stati bombardamenti nell’aeroporto della capitale Sanaa, la rete di avvistamento degli Houthi sembra continuare a funzionare efficacemente, consentendo loro di attaccare sia le navi mercantili che di sfidare direttamente la flotta statunitense.
La situazione nel Mar Rosso è diventata sempre più tesa, con una crescente preoccupazione per la sicurezza della navigazione internazionale in una delle vie marittime più trafficate al mondo. L’attacco all’Uss Carney, in particolare, segna una preoccupante evoluzione nella strategia degli Houthi e pone seri interrogativi sulla sicurezza delle forze navali presenti nella regione. La comunità internazionale osserva con apprensione l’escalation del conflitto, che rischia di avere ripercussioni ben al di là dei confini dello Yemen.