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Beniamino Zuncheddu assolto dopo 33 anni di carcere: era condannato all’ergastolo per omicidio

Pubblicato: 26/01/2024 22:16
Beniamino Zuncheddu assolto dopo 33 anni di carcere: era condannato all'ergastolo per omicidio

Beniamino Zuncheddu, dopo aver trascorso 33 anni in carcere, è stato assolto per la strage del Sinnai, avvenuta in Sardegna nel 1991, nella quale persero la vita tre pastori. La sentenza è stata pronunciata dalla Corte d’Appello di Roma, che ha concluso il processo di revisione stabilendo che Zuncheddu «non ha commesso il fatto». “È la fine di un incubo“, sono state le parole di Zuncheddu, accolte da un lungo applauso.
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La strage del Sinnai: la morte dei 3 pastori e la foto di Zuncheddu

Zuncheddu è stato accusato dell’omicidio di Gesuino Fadda, suo figlio Giuseppe e del pastore Ignazio Pusceddu, avvenuto l’8 gennaio 1991. Secondo gli inquirenti, la vittima era stata attirata in una trappola mortale. Tuttavia, la corte d’Appello di Roma ha rivisto la sentenza definitiva di condanna e ha pronunciato l’assoluzione, sottolineando l’innocenza sempre proclamata da Zuncheddu.

Un passaggio cruciale del processo di revisione è avvenuto il 12 dicembre, con il confronto in aula tra Luigi Pinna, genero di una delle vittime e unico sopravvissuto all’aggressione, e l’agente di polizia Mario Uda. Pinna, in un primo momento, aveva dichiarato di non aver riconosciuto l’aggressore, per poi cambiare versione accusando Zuncheddu. Pinna ha affermato che Uda gli aveva mostrato la foto di Zuncheddu, suggerendo che fosse lui il colpevole della strage. Uda ha negato fermamente queste accuse.

Il sostituto procuratore generale della Corte d’Appello, Francesco Piantoni, durante la requisitoria, ha parlato di «30 anni con le menzogne», che la corte ha poi smontato, assolvendo Zuncheddu e riscrivendo la storia di un delitto e, soprattutto, di un uomo. Il caso di Zuncheddu ha messo in luce le criticità del sistema giudiziario e l’importanza di garantire un processo equo e accurato.

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Ultimo Aggiornamento: 29/01/2024 14:13