
Kenneth Eugene Smith è diventato il primo condannato a morte americano giustiziato con una maschera ad azoto. L’esecuzione è avvenuta giovedì sera presso l’Holman Correctional Facility di Atmore, in Alabama. Questo evento segna un nuovo capitolo nella pratica della pena di morte, che continua a porre gli Stati Uniti in una luce controversa a livello internazionale.
Smith ha consumato il suo ultimo pasto alle dieci del mattino, composto da bistecca, patate e uova, provenienti da un Waffle House vicino alla prigione. Da quel momento, è rimasto a digiuno, in quanto si temeva che potesse vomitare durante l’esecuzione. Prima dell’esecuzione, ha incontrato i suoi familiari e il suo consigliere spirituale, Jeff Hood, per un ultimo saluto.
L’esecuzione, inizialmente prevista per le 6 del pomeriggio, è stata ritardata a causa di ultimi ricorsi legali. Prima di essere eseguita, Smith ha rilasciato una dichiarazione: “Stasera l’Alabama ha fatto sì che l’umanità facesse un passo indietro.”
Durante l’esecuzione, Smith è rimasto cosciente per diversi minuti, mostrando segni di agonia. I testimoni hanno riferito che ha tremato e si è contorto sulla barella, seguito da diversi minuti di respirazione profonda prima che il respiro rallentasse fino a diventare impercettibile. Fu dichiarato morto alle 8:25 di sera.
In risposta a domande sulla sua reazione fisica, le autorità carcerarie hanno spiegato che erano effetti collaterali previsti dell’ipossia da azoto.
Smith, 58 anni, era stato condannato per l’omicidio di Elizabeth Sennett nel 1988. Il marito della vittima aveva ingaggiato Smith e altri due per ucciderla, sperando di incassare i soldi dell’assicurazione sulla vita. Sebbene la giuria avesse inizialmente optato per l’ergastolo, il giudice aveva trasformato la sentenza in pena capitale.
L’esecuzione di Smith era stata originariamente pianificata per il 2022 tramite iniezione letale, ma fu annullata quando il boia non riuscì a trovare una vena. Di conseguenza, le autorità hanno optato per la maschera ad azoto.
Gli avvocati di Smith avevano presentato vari ricorsi, sostenendo che l’esecuzione con maschera ad azoto costituisse una punizione “inusuale e crudele”. Tuttavia, nessun tribunale, inclusa la Corte Suprema, ha accolto gli appelli.
Nel 2023, 24 detenuti sono stati giustiziati in cinque stati, tra cui Texas, Florida e Oklahoma. Sebbene il numero di condanne e esecuzioni sia in calo da vent’anni, il 2023 ha registrato un aumento. Mentre il sostegno per la pena di morte sta diminuendo negli Stati Uniti, pochi stati, principalmente nelle regioni sudorientali, continuano le esecuzioni. Durante la presidenza di Donald Trump, le esecuzioni federali sono riprese, ma Joe Biden ha ristabilito la moratoria, benché alcuni stati persistano in questa pratica.