
Una giovane donna di 19 anni, in uno stato di particolare fragilità psichica, è stata vittima di un orribile atto di violenza sessuale in un parco pubblico alla periferia Nord di Milano. Il tragico evento, avvenuto a fine ottobre, ha visto l’arresto di Stanislav Bahirov, un 25enne di nazionalità romena ma nato in Ucraina, che gioca come attaccante nella squadra di calcio Vogherese in Serie D. L’operazione è stata condotta dalla polizia milanese, sotto il coordinamento della Procura di Milano-V Dipartimento.
La vittima, dopo un’accesa discussione familiare, era uscita di casa e ha incontrato il 25enne. Approfittando della sua vulnerabilità, Bahirov ha guadagnato la sua fiducia e l’ha convinta a seguirlo in una zona isolata del parco. Qui, l’ha costretta a consumare una grande quantità di alcol, portandola quasi alla perdita di coscienza, e ha poi abusato di lei. Dopo la violenza, ha lasciato la giovane in stato confusionale e sola.
Il tempestivo intervento della vittima, che ha chiamato i soccorsi dopo aver ripreso coscienza, ha permesso alla polizia di avviare immediatamente le indagini. Gli investigatori, attraverso un’accurata analisi delle immagini di videosorveglianza e osservazione, sono riusciti a ricostruire l’accaduto e a identificare il responsabile. Bahirov è stato arrestato e condotto al carcere di San Vittore.
La giovane riconosce Bahirov da un album della polizia
La giovane ha riconosciuto l’aggressore dall’album fotografico presentatole dalla polizia. Ulteriori accertamenti hanno confermato la presenza del romeno nella zona al momento dell’incidente. Gli agenti avevano notato Bahirov aggirarsi nei pressi dell’area verde dove sono stati commessi gli abusi, portando così i risultati delle indagini alla Procura, che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Bahirov, nato in Ucraina nel 1988 e sposato con due figli, è in Italia da diversi anni e ha iniziato la sua carriera calcistica con il Padova U19. Ha giocato poi con la Grumellese, Crema, Caravaggio, Pavia e Vogherese, prima di essere trasferito alla Pro Novara e infine tornare alla Vogherese in Serie D.
La comunità è sotto shock per la gravità del crimine commesso, che solleva ulteriori interrogativi sulla sicurezza nei luoghi pubblici e sulla protezione delle persone più vulnerabili nella società.