
Nel pomeriggio di sabato, attorno alle 16.45, si è verificato un confronto teso tra i manifestanti pro-Palestina e le forze dell’ordine in Piazzale Loreto, luogo tradizionale di partenza dei cortei a sostegno della Palestina. Circa mille persone si sono radunate nonostante il rinvio della manifestazione ufficiale a domenica, annunciato dall’associazione Palestinesi in Italia attraverso una conferenza stampa.
La decisione di rinviare l’evento, presa per non coincidere con il Giorno della Memoria, ha diviso i partecipanti. I giovani palestinesi, affermando il loro rifiuto di accettare il rinvio, insieme a membri dell’associazione che hanno condiviso questa posizione, si sono confrontati con le forze dell’ordine che avevano blindato l’area con diverse camionette di carabinieri e polizia. Anche gruppi come Cambiare Rotta e Potere al Popolo si sono uniti al corteo.
Layla, rappresentante dei Giovani Palestinesi, ha espresso il proprio dissenso: “Il divieto di oggi è una ragione in più per essere in piazza. Non protestiamo solo contro il genocidio in corso, ma anche contro la repressione delle lotte. È cruciale essere qui oggi”. Ha inoltre sottolineato l’importanza del presente e del futuro nel contesto del Giorno della Memoria, criticando la posizione delle istituzioni e rifiutando ogni compromesso che potrebbe limitare la libertà di espressione e di manifestazione.