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Francia, inizia la protesta degli agricoltori: “Metteremo Parigi sotto assedio”

Pubblicato: 29/01/2024 16:02
parigi agricoltori

Parigi è stata messa “sotto assedio” dagli agricoltori europei, che avevano annunciato nei giorni scorsi di puntare alla capitale francese come nuovo capitolo della loro protesta. Nelle scorse ore sono cominciati due blocchi autostradali realizzati grazie ai trattori, sulla A13 a Nord-Ovest della capitale e sulla A4 a Est: in totale sono otto i ‘punti di blocco’ autostradali previsti dai principali sindacati, con l’obiettivo di “assediare” la città a tempo indeterminato. Il governo ha risposto mobilitando 15.000 membri delle forze di sicurezza, che dovranno impedire ai trattori di entrare “a Parigi e nelle grandi citta’” e ha schierato veicoli blindati della gendarmeria, vicino a Rungis, il piu’ grande mercato di prodotti ortofrutticoli al mondo, a Sud di Parigi.

Il premier Macron, in risposta ai primi movimenti dei manifestanti, ha convocato diversi ministri all’Eliseo alle 15,15 per una “panoramica della situazione agricola”, prima del Consiglio dei ministri previsto per queste ore. Macron poi volerà in Svezia per una visita di Stato. Il malcontento degli agricoltori si era manifestato la prima volta a dicembre e gennaio in Germania, poi si è allargato in Francia, e anche in Romania, Polonia e persino Belgio.

Tante le tematiche affrontate dai manifestanti: gli episodi di clima estremo, l’influenza aviaria, l’aumento dei prezzi del carburante e afflusso di prodotti ucraini esenti da dazi doganali. Ma a scatenare la rabbia è stata soprattutto la nuova Politica Agricola Comune Europea (Pac), che ha rafforzato gli obblighi ambientali dal 2023, e la legislazione del ‘Green Deal’ europeo, provvedimenti che in realta’ non sono ancora in vigore. Tra l’altro la Francia potrebbe essere il primo beneficiario dei sussidi agricoli europei (con piu’ di nove miliardi di euro all’anno), ma i suoi agricoltori denunciano una Pac che ritengono slegata dal contesto.

Gli agricoltori denunciano la concorrenza sleale, soprattutto perche’ i prodotti importati generalmente non sono soggetti alle stesse normative. In Francia, negli ultimi 50 anni, il numero delle aziende agricole si è decimato: da 1,5 milioni nel 1970, ce ne sono oggi meno di 400.000. Il primo ministro francese Gabriel Attal ha promesso di “muoversi rapidamente” per rispondere alla rabbia.

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Ultimo Aggiornamento: 29/01/2024 16:04