
Un’aggressione in piena regola all’uscita di scuola con i genitori di alcuni studenti che hanno picchiato il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Europa” di Taranto, Marco Cesario, e un’insegnante, davanti agli occhi di alunni e famiglie. Calci e pugni che hanno costretto l’uomo a fare ricorso alle cure dei medici.
Secondo quanto segnala la stampa locale, il dirigente è stato oggetto dell’attacco violento da parte di un genitore che si è scagliato contro di lui, ferendolo, dopo una discussione per futili motivi con l’insegnante della figlia.
“Non ci sono freni inibitori, ormai il livello di degrado della scuola aumenta sempre di più e parallelamente anche la violenza. Non c’è un limite” queste le prime parole colme amarezza di Marco Cesario.
Il sindaco di Taranto: “Nessuna giustificazione”
I colleghi del capo d’istituto hanno espresso il loro stato d’animo attraverso una nota. “Ci sentiamo abbandonati, sminuiti nel nostro ruolo e soprattutto indifesi – dicono rassegnati – chiediamo che le istituzioni, a tutti i livelli, aprano una seria riflessione atta a ripristinare la centralità della funzione sociale della scuola. L’intera comunità del personale docente» esprime «sdegno e preoccupazione. Quanto accaduto è inaccettabile”.
Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e l’intera amministrazione comunale esprimono «la propria vicinanza alla vittima di un episodio che definire deprecabile potrebbe risultare sin troppo riduttivo. Nessuna ragione, nessuna disputa, nessuna divergenza può giustificare un gesto di violenza come quello subito dal dirigente. Il nostro pensiero va a lui, vittima di un atto di aggressione ingiustificabile da parte del genitore di uno studente. La scuola è un luogo sacro, un luogo di apprendimento, crescita e rispetto reciproco. Nessun conflitto, per quanto acceso, può giustificare un gesto così deprecabile, che non solo viola i valori fondamentali della convivenza civile, ma mina anche il clima di sicurezza e serenità all’interno delle nostre istituzioni educative».
La nota di Cisl Scuola Puglia
A rivelare l’episodio è stata Cisl Puglia che, attraverso il segretario generale Antonio Castellucci e la segretaria della Cisl Scuola Puglia Gianna Guido, parla di “fatto inaccettabile e, purtroppo, ormai emblematico, in quanto sintomo di un rifiuto generalizzato di quella legalità di cui la scuola, soprattutto in contesti difficili, è spesso l’unico presidio”. “È evidentemente necessaria – proseguono – una urgente e capillare azione sociale e politica che sostenga la scuola nella sua quotidiana opera di affermazione non solo nominale della legalità, in un tessuto sociale sempre meno disponibile ad accettare quelle regole che la scuola propone e, indirettamente, impone”. Cisl Puglia e Cisl Scuola Puglia esprimono “piena solidarietà” e manifestano “sdegno per quanto accaduto, chiedendo agli organi scolastici competenti l’assunzione determinata di iniziative a tutela di tutti i lavoratori della scuola, da tempo ormai in trincea, nell’esercizio delle proprie preziose funzioni”.
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