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Omicidio Desirée Piovanelli: l’assassino torna libero

Pubblicato: 03/02/2024 16:41

Il 28 settembre 2002 si apre uno dei capitoli più bui nella storia di Leno, provincia di Brescia, con la scomparsa di Desirée Piovanelli, una giovane di 14 anni. Dopo aver lasciato la propria abitazione per un presunto incontro con un’amica, Desirée non fece ritorno a casa all’orario stabilito, innescando preoccupazioni che si trasformarono in tragedia quando, una settimana più tardi, il suo corpo fu ritrovato in una cascina abbandonata, vicino a casa. La confessione del brutale assassinio venne da un sedicenne, che insieme a due coetanei e un adulto, Giovanni Erra, aveva attirato l’ignara Desirée con un pretesto per poi ucciderla, a seguito della sua resistenza a un tentativo di violenza.

I tre ragazzi, minori al momento del crimine, hanno già scontato le rispettive pene. Giovanni Erra, che aveva 36 anni al tempo dei fatti, è stato recentemente trasferito dal carcere di Bollate ai servizi sociali, con la possibilità di ottenere la libertà nel 2025, grazie ai benefici di legge per buona condotta, come riportato da Bresciaoggi.

La vicenda legale di Erra ha visto vari sviluppi: condannato inizialmente all’ergastolo, in appello la sua pena è stata ridotta a 20 anni, ma un successivo ricorso della procura generale di Brescia ha portato la Corte di Cassazione a ordinare un nuovo processo. Questo ha avuto luogo a Milano, dove Erra è stato condannato a 30 anni di reclusione il 3 novembre 2005.

L’avvocato Antonio Cozza, che assiste Erra da anni insieme al collega Nicodemo Gentile, ha confermato le informazioni sul possibile rilascio nel 2025, evidenziando la complessa gestione legale della detenzione e della sorveglianza di Erra.

Questo tragico evento continua a rappresentare un momento di profonda riflessione sulla violenza giovanile e sul sistema giudiziario, lasciando una cicatrice indelebile nella comunità di Leno e in tutti coloro che sono stati toccati dalla storia di Desirée Piovanelli.